Imperia, carabinieri entrano in Comune per far indossare masherine. Sindaco Scajola: “Fuori da qui”
L'ex Ministro degli Interni (ai tempi del G8 di Genova) Claudio Scajola, oggi sindaco di Imperia, ha perentoriamente cacciato dall'aula del Consiglio Comunale due carabinieri che erano intervenuti per chiedere il rispetto delle norme anti Covid. "Via, fuori, vi ordino di uscire da questa sala", ha gridato il primo cittadino rivolgendosi ai militari, il cui intervento era stato richiesto da una consigliera di minoranza per verificare il mancato utilizzo delle mascherine da parte di molti consiglieri di maggioranza e componenti della giunta.
Maria Nella Ponte, consigliera del Movimento 5 Stelle, dopo aver chiesto, invano, al presidente del Consiglio di far rispettare l’uso del dispositivo all’interno della sala e aver chiesto la stessa cosa agli agenti della Polizia municipale presenti, ha abbandonato con tono polemico l’aula. "Mi è stato risposto che le paratie di plexiglass sono sufficienti – ha spiegato – ho dunque chiesto l’intervento dei carabinieri perché non mi è stato consentito di esercitare un mio diritto, quello di partecipare al Consiglio in sicurezza". Due uomini dell'Arma si sono quindi recati nell'aula consiliare e ad accoglierli hanno trovato uno Scajola infuriato: "Non potete entrare e interrompere una riunione, è chiaro!?". Dopo aver chiesto di indossare la mascherina – che il sindaco aveva in volto – i carabinieri hanno lasciato la sala, ma non è escluso che la vicenda possa avere strascichi.
Dopo la riunione del Consiglio Comunale è stata diffusa una nota della Giunta di Imperia e dei gruppi consiliari di maggioranza: “Il Consiglio comunale ha vissuto oggi una delle pagine più buie degli ultimi decenni. Non era mai successo, ad Imperia, che il dibattito consiliare fosse interrotto da un intervento in armi di una forza pubblica. La giunta e tutti i gruppi consiliari di maggioranza esprimono il proprio apprezzamento per l’intervento del sindaco che, a tutela delle prerogative del Consiglio comunale, ha invitato i militari ad uscire dall'aula. Il Consiglio comunale, massimo organo democratico cittadino, ha, per legge, una autonomia statutaria e regolamentare che vieta l’ingresso della forza pubblica nell’aula, se non su richiesta del presidente e previa sospensione della seduta. È inaudito che oggi vi sia stata una palese violazione di tale norma. Stigmatizziamo il comportamento della consigliera Ponte che, pur rappresentando le istituzioni, nulla conosce sui principi che regolano il loro funzionamento e la vita democratica”.