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Imparare a salvare la vita dei bambini “giocando”: siamo stati alle Olimpiadi dei giovani pediatri

Più di 300 specializzandi si sono riuniti a Latina per partecipare ai Pediatric Simulation Games dal 6 al 9 settembre. Giunta alla quinta edizione, vinta dalla squadra del San Raffaele di Milano, la manifestazione è stata ideata dal professor Riccardo Lubrano, primario di Neonatologia e Pediatria dell’Ospedale pontino Santa Maria Goretti.
A cura di Eleonora Panseri
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Centinaia di specializzandi in Pediatria con un solo obiettivo, dimostrare di saper gestire al meglio un’emergenza in pronto soccorso pediatrico, si sono incontrati dal 6 al 9 settembre a Latina per partecipare ai Pediatric Simulation Games, le "Olimpiadi nazionali di Pediatria".

L’evento, ormai giunto alla sua quinta edizione e ideato dal professor Riccardo Lubrano, primario di Pediatria e Neonatologia dell’ospedale pontino “Santa Maria Goretti” e docente all’Università di Roma “La Sapienza”, è una competizione che riunisce dal 2017 squadre di giovani da ogni parte d’Italia e d’Europa: quest’anno erano 36, 30 italiane e 6 straniere.

Il professor Riccardo Lubrano durante la cerimonia di premiazione dell'evento
Il professor Riccardo Lubrano durante la cerimonia di premiazione dell'evento

“I Giochi sono nati per elevare il livello tecnico e assistenziale nei momenti più critici dei nostri bambini e renderlo uniforme in tutta la Penisola, seguendo una metodologia didattica del tutto diversa da quella che viene usata solitamente”, ha spiegato a Fanpage.it il professor Lubrano.

Come funziona la gara

Attraverso l’utilizzo di tecnologici manichini-bambino di ultima generazione, prodotti dall’azienda Lerdal, che riproducono fedelmente le condizioni di un potenziale paziente portato d’urgenza al pronto soccorso, i giovani medici possono simulare l’esecuzione di un massaggio cardiaco, l’uso del defibrillatore o la somministrazione di medicinali, come adrenalina o fentanyl, a seconda del tipo di emergenza che proprio loro sono chiamati a valutare.

La preparazione teorica e pratica dei partecipanti è iniziata a gennaio: i ragazzi hanno studiato sul manuale PALS (Pediatric Advanced Life Support), edito dall’American Heart Association, e nelle loro università sono stati “allenati” da colleghi-coach che, in alcuni casi, hanno partecipato a loro volta alla competizione in anni passati. Le squadre hanno partecipato a due round di simulazione ognuna, in diversi momenti della giornata, mentre l’ultimo giorno, dopo un ultimo scontro tra tutti i team, nel pomeriggio si sono tenute le semifinali e le finali.

A ideare gli scenari d’emergenza e a valutare le performance degli studenti durante la gara fornendo loro utili momenti di confronto al termine di ogni round, nonché a decretare il vincitore della competizione, sono stati professori provenienti da alcune delle migliori università del mondo, studiosi di riferimento per il settore del pronto soccorso pediatrico: la professoressa Monica Kleinman dell’Ospedale pediatrico di Boston, il professor Allan R. de Caen dello Stollery Children’s Hospital di Edmonton, il professor Marc Berg dell’Università di Stanford, il professor Vinay Nadkarni e la professoressa Elizabeth Sanseau dell’Ospedale pediatrico di Philadelphia.

I giudici insieme ai vincitori dell'edizione 2023 dei Pediatric Simulation Games
I giudici insieme ai vincitori dell'edizione 2023 dei Pediatric Simulation Games

Chi ha vinto la quinta edizione

A conquistare la vittoria dell’edizione dei Pediatric Simulation Games 2023 è stata la squadra degli specializzandi dell’Università di Milano Vita-Salute San Raffaele, un istituto che mai prima d’ora aveva partecipato ai Giochi. "Siamo partiti da zero, con la paura di non essere all'altezza, ma con tantissima voglia di metterci in gioco ed imparare. Siamo arrivati a Latina in 7 in un van, emozionati, ed è stata una prima esperienza indimenticabile. Ne siamo usciti veramente arricchiti, grazie anche alle preziose lezioni dei giudici", hanno raccontato i ragazzi a Fanpage.it.

La squadra degli specializzandi dell'Università di Milano Vita-Salute San Raffaele
La squadra degli specializzandi dell'Università di Milano Vita-Salute San Raffaele

"Abbiamo incontrato colleghi stupendi che per 4 giorni sono stati amici, compagni, ma anche rivali con cui è stato un piacere misurarsi. La vittoria ha sicuramente ripagato il tanto impegno, ma la soddisfazione più grande è stata sorprendere noi stessi. Un grazie speciale alla nostra coach che per prima ha scommesso su questi 7 pediatri in erba, e grazie a tutti quelli che hanno reso possibile i Pediatric Simulation Games".

Sono arrivati secondi invece i ragazzi dell’Ospedale universitario Parc Tauli di Barcellona, una delle squadre internazionali di quest’anno che, insieme a i team del Portogallo e dalla Francia, si sono “scontrati “ e confrontati con i colleghi italiani.

Novità dell’edizione 2023 i tre ulteriori premi assegnati per premiare particolari abilità nella risposta all’emergenza. Alla squadra dell’Università francese di Lille è stata assegnata la medaglia per il miglior lavoro di squadra, a quella dell’Università di Torino la medaglia per la migliore gestione delle vie aeree, alla squadra dell’Università di Bari, invece, la medaglia per la migliore Rianimazione Cardiopolmonare (CPR).

Il professor Lubrano: “Lavoriamo per formare pediatri nuovi”

“Quando abbiamo fatto la foto insieme a tutti i ragazzi non ce ne siamo accorti, ma in palestra c’era alle nostre spalle un cartellone con scritto: ’Siete unici’. Noi siamo convinti di lavorare per formare dei pediatri nuovi che adesso sono davvero gli unici, insieme ad altri circa 1200 professionisti, a diffondere questa particolare formazione in Pediatria di emergenza” – spiega il professor Lubrano – “Domani speriamo saranno la totalità dei pediatri che garantiranno per tutta la Penisola una assistenza di alto livello a tutti i bambini, in quelli che saranno forse i momenti più critici della loro vita".

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