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Imola, travolge e uccide un medico in moto: arrestato 24enne, era positivo all’alcoltest

Un medico di 41 anni, Antonio Vilardi, è morto nella notte in un tragico schianto avvenuto a Imola. Sarebbe stato travolto mentre era in sella alla sua moto e sbalzato a terra violentemente, colpito da un’auto condotta da un giovane arrestato per omicidio stradale.
A cura di Susanna Picone
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Il medico Antonio Vilardi
Il medico Antonio Vilardi

Ha perso la vita nella notte Antonio Vilardi, un 41enne nato a Cosenza e residente a Imola, dove è rimasto ucciso in un incidente stradale. Villardi, medico chirurgo specializzato in ortopedia, era in sella alla sua motocicletta quando si è scontrato con un’auto.

L’incidente mortale è avvenuto nella notte, intorno alle 3.20, in via D'Agostino, angolo via Salvo D'acquisto, zona Pedagna. La persona che era alla guida dell’auto, un giovane di 24 anni del posto, è risultato positivo all’alcoltest ed è stato arrestato dai carabinieri dopo lo schianto. Il giovane deve rispondere di omicidio stradale.

Secondo quanto ricostruito il motociclista, in sella a una Ducati Monster, è stato investito da una Mazda guidata dal 24enne, che procedeva nello stesso senso di marcia, in direzione del centro cittadino, ed è stato trascinato per circa 200 metri. Inutili purtroppo i tentativi di rianimazione da parte del 118. Sottoposto ad accertamenti, l'automobilista è risultato positivo all'alcol test con un valore di 1,21 grammi/litro e su disposizione della Procura è stato trattenuto in attesa del trasferimento in carcere.

In una nota l’Ausl di Imola ha voluto ricordare il medico ucciso nella notte. “La drammatica notizia della scomparsa del dottor Antonio Vilardi in un incidente stradale avvenuto ad Imola la notte scorsa, ha sconvolto stamane i colleghi e la direzione dell’Ausl di Imola – si legge -. Il dottor Vilardi, 41 anni, lavorava ad Imola dal 2014, dove si era trasferito dopo essersi specializzato in Ortopedia all’Università di Messina. All’Università di Bologna aveva quindi conseguito un master sul trattamento delle patologie ortopediche dell’arto superiore, un distretto in cui era superspecializzato e che costituiva il focus della sua attività chirurgica. Era un medico molto stimato professionalmente ed estremamente benvoluto dai colleghi e dai pazienti per il suo carattere cordiale ed affabile”.

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