Immigrati, nuova tragedia in mare: affonda barcone, almeno 12 morti

Ennesima tragedia dell'immigrazione ieri nel Canale di Sicilia. Un gommone carico di migranti partiti dalle coste nordafricane in direzione dell'Italia infatti è affondato al largo della Libia. Nell'incidente sono rimaste uccise dodici persone i cui corpi senza vita sono stati recuperati in mare dai mezzi della Guardia costiera italiana in pattugliamento nell'area. Nella stessa operazione altre 106 persone che si trovavano a bordo del gommone affondato sono state tratte in salvo. Il natante infatti viaggiava con altri barconi anche loro carichi di migranti. L’allarme era arrivato alla centrale operativa della Guardia Costiera nel primo pomeriggio. Dopo il lancio di un sos nella zona erano state dirottate nave Dattilo e nave Corsi, due pattugliatori d'altura, ed inviate due motovedetta da Lampedusa. La prima ad arrivare in zona è stata nave Dattilo che ha trovato ben quattro gommoni stracarichi di migranti, uno dei quali semi affondato. Solo la prua dell'imbarcazione infatti era rimasta a galla, mentre il motore e il resto del natante erano già sommersi.

Immediate sono scattate le operazioni di soccorso prima per i naufraghi del gommone affondato e poi per le restanti imbarcazioni che presumbilmnete sono partite insieme dalla Libia. Le unità navali però durante i soccorsi nella stessa area hanno rinvenuto anche altri natanti recuperando i migranti a bordo. Complessivamente la Guardia Costiera ha soccorso 823 migranti durante otto operazioni di salvataggio. Di questi 106 stanno arrivando a Lampedusa, i restanti sono a bordo di nave Dattilo. Oltre a quest'ultima, sono intervenute le motovedette CP 312 e CP 324 che hanno partecipato al recupero dei migranti e Nave “Corsi” che ha fornito assistenza durante le operazioni.