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Imbroglia all’esame di guida, auricolare però si incastra nell’orecchio: 25enne finisce in ospedale

Il venticinquenne di Verona è finito dall’otorinolaringoiatra per estrarre il nano-dispositivo e denunciato per falsificazione e tentativo di frode. Aveva anche una telecamera nella manica del maglione. Non è il primo episodio di questo tipo in Italia.
A cura di Biagio Chiariello
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Un 25enne di Verona è finito in ospedale dopo essere stato sorpreso a imbrogliare all'esame della patente.

I funzionari della Motorizzazione e gli agenti del Laboratorio Analisi Documentali della polizia locale sono intervenuti dopo averlo scoperto con una telecamera nascosta nella manica del maglione, collegata a un router con sim, e soprattutto un minuscolo auricolare inserito profondamente nell’orecchio. Quest'ultimo era così piccolo da richiedere l’intervento di uno specialista otorinolaringoiatra, che ha scongiurato la presenza di eventuali danni.

Peraltro, nonostante tutta questa tecnologia, il 25enne non è comunque riuscito a passare l’esame, sbagliando diverse risposte. È stato denunciato per falsificazione e tentativo di frode.

Questo tipo di truffa non è assolutamente nuovo. La polizia ha spiegato che sempre più persone cercano di ottenere la patente cercando di imbrogliare, anche pagando cifre fino a 5 mila euro per ricevere questo tipo di assistenza fraudolenta durante gli esami.

Un episodio molto simile a quello avvenuto a Verona era capitato lo scorso febbraio a Como: sempre un 25enne era stato scoperto dall’esaminatore e denunciato dai finanzieri del comando provinciale locale perché aveva provato ad affrontare l’esame scritto della patente di guida, nascondendo un micro-auricolare nelle orecchie e una videocamera all’interno del giubbotto. E anche in questo caso il giovane è finito in ospedale per la rimozione del minuscolo supporto.

A marzo invece, a Piacenza, un uomo di 37 anni si è presentato all’esame teorico della patente con un auricolare per farsi suggerire le risposte corrette e, quando è stato scoperto da un’addetta alla sicurezza, lo ha ingoiato. Visitato dal 118, è stato poi denunciato dai carabinieri per falso in atto pubblico.

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