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Imbratta una farmacia, poi si difende: “Non c’è spazio per la mia creatività”

“Volevo sfogare la mia creatività e a Bologna non ci sono posti per farlo”: con questa “scusa” una giovane writer romana ha tentato di giustificare il suo graffito sulla vetrina di una farmacia. Denunciata.
A cura di S. P.
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Una studentessa di 22 anni di Roma è stata sorpresa la scorsa notte a imbrattare la vetrina della farmacia all’angolo tra via Sant’Isaia e via Barberia, nel centro della città di Bologna. A denunciare quanto stava facendo la giovane writer è stato un passante, un ragazzo bolognese di 30 anni, che dopo averla sorpresa intorno all’una di notte e averla invitata a fermarsi, ha deciso di chiamare il 113. La giovane writer, a quel punto, non si è allontanata dalla farmacia ma ha deciso di attendere l’arrivo degli agenti. Nel frattempo ha continuato a “lavorare” sulla vetrina con le sue due bombolette spray, una rossa e una nera, per realizzare una ghianda stilizzata.

“Volevo sfogare la mia creatività” – E quando sono arrivati gli agenti la ragazza ha tentato di difendersi. Ha detto loro di essere consapevole di aver commesso un reato ma si è lamentata perché a Bologna non ci sarebbero spazi dove sfogare la creatività dei giovani. Insomma, la ragazza avrebbe avuto la necessità di imbrattare quella vetrina. Nonostante le sue “motivazioni”, la studentessa romana, che era incensurata, è stata denunciata per imbrattamento e deturpamento.

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