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Ilva, Fabio Riva condannato a 6 anni e 6 mesi per associazione a delinquere e truffa

Fabio Riva avrebbe fatto ottenere a Ilva Spa contributi pubblici in modo fraudolento per un totale di 100 milioni di euro.
A cura di Davide Falcioni
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Sei anni e sei mesi di reclusione: a tanto il Tribunale di Milano ha condannato Fabio Riva, accusato di associazione a delinquere e truffa e imputato nel processo che vede al centro una truffa da 100 milioni di euro per far ottenere al Gruppo Riva, attraverso l'Ilva, contributi pubblici. I giudici, nell'ambito del processo, hanno disposto anche il pagamento da parte di Riva Fire di una provvisionale di 15 milioni al Ministero per lo Sviluppo Economico che si era costituito parte civile. Non solo: il Tribunale ha condannato la società Riva Fire per violazione della legge 231 del 2001 alla sanzione amministrativa di 1,5 milioni, all'esclusione dai contributi pubblici per un anno e alla revoca di quelli già concessi. Nei confronti di tutti gli imputati il Tribunale ha disposto la confisca per equivalente del reato fino a 90,1 milioni di euro. Per finire la sentenza stabilisce che dovranno essere revocati i contributi pubblici gia' deliberati da Simest (Società Italiana per le imprese all'estero) per un anno a favore di Ilva.

Come funzionava la truffa ai danni dello stato

Entro 90 giorni verranno pubblicate le motivazioni della sentenza di primo grado. Gli imputati avrebbero creato un meccanismo grazie al quale riuscivano ad ottenere contributi pubblici senza averne diritto. I soggetti in questione sono Ilva Spa, la svizzera Ilva Sa, la Eufin Trade, una finanziaria anch’essa svizzera che si occupava di “forfaiting”, ovvero lo sconto pro soluto di cambiali e infine la Simest, la società pubblica che erogava il contributo in base alla cosiddetta legge Ossola: si tratta di una norma che sarebbe stata raggirata e che, in cambio di dilazioni dei pagamenti tra i 2 e i 5 anni da parte di acquirenti stranieri, le imprese italiane possano avere accesso ai fondi pubblici erogati dal Simest. Secondo i giudici Ilva spa non avrebbe avuto diritto a questi fondi in quanto avrebbe coinvolto come "acquirente estero" Ilva Sa, società collegata alla "casa madre" che pur non avendo alcun ruolo operativo e produttivo aveva stipulato contratti con l'Ilva Spa, facendogli incassare i contributi statali in modo fraudolento.

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