Ilva, Bruxelles avvia indagine sugli aiuti di Stato
Mentre in Italia l’Ilva deve far fronte alla polemica scatenata dalla nomina di Marco Pucci, imputato per il rogo alla ThyssenKrupp di Torino, arriva la notizia che la Commissione europea ha deciso di aprire l'indagine per aiuti di Stato all’azienda. La Commissione europea oggi concluderà formalmente la fase della cosiddetta “procedura scritta” e annuncerà l'apertura dell'indagine per gli aiuti di Stato all'Ilva. La Commissaria europea per la concorrenza Margrethe Vestager ha informato ieri il collegio dell'iniziativa. L’indagine, da quanto si apprende, riguarderà infatti solo gli aiuti alla produzione, mai notificati, e non quelli per la bonifica ambientale. L'Antitrust vuole infatti verificare per che cosa sono serviti i sostegni finanziari dello Stato all'acciaieria (circa 2 miliardi).
Indagine deve accertare se il denaro stanziato abbia finalità di riqualificazione ambientale – In linea generale quelli previsti per sostenere le spese della bonifica ambientale, imposta dalle stesse autorità europee, non dovrebbero essere considerati un aiuto di stato incompatibile con le regole Ue. Se invece gli aiuti sono andati alla produzione, l'intervento pubblico verrebbe considerato illegale. L’orientamento della Commissione è quello di chiedere all'Italia la sospensione dell'erogazione degli aiuti per un settore come quello dell'acciaio e la presentazione di un piano industriale che riduca la capacità di produzione. Questo piano costituirebbe una delle due clausole che saranno inserite nella decisione di oggi, mentre l’altra riguarda la possibilità di rivalutare il dossier sugli aiuti di stato alla produzione se si concretizzerà in tempi brevi l'ipotesi di vendita dell'azienda.