Ilva: a Taranto i lavoratori occupano la direzione, a Genova operai in corteo
Dopo la decisione di chiudere gli impianti dell'Ilva di Taranto e il conseguente sciopero indetto dalle organizzazioni sindacali, poco fa gli operai dello stabilimento pugliese hanno forzato i varchi della portineria D dello stabilimento e poi sono entrati anche nella Direzione del complesso siderurgico occupandola. Gli operai chiedono un incontro urgente con il direttore dello stabilimento mentre i dipendenti della direzione sono stati invitati a uscire. Il clima si fa sempre più teso dopo la notizia che tutti i 5mila operai rischiano di rimanere senza lavoro. Sit -in di protesta sono stati organizzati fuori dagli impianti già dalla notte scorsa dopo che l'azienda aveva disattivato i badge che consentono agli operai di entrare al lavoro. Lo sciopero proclamato da Fim, Fiom e Uilm all'Ilva di Taranto è iniziato questa mattina alle 7 e durerà almeno 24 ore in attesa della riunione di oggi pomeriggio convocata a Palazzo Chigi dal Governo.
A Genova operai in corteo verso l'aeroporto – A rischio però sono anche tutti gli altri stabilimenti dell'azienda in Italia con oltre ventimila lavoratori che potrebbero perdere il lavoro. Lo ha ricordato in un comunicato la stessa direzione dell'Ilva, ricordando che quello più immediatamente a rischio è l'impianto di Genova che ha pochi giorni di autonomia senza il materiale proveniente da Taranto. Per questo motivo circa 1.500 metalmeccanici dello stabilimento Ilva di Genova, dopo una breve assemblea, questa mattina sono usciti dallo stabilimento e in corteo si sono diretti verso l'aeroporto del capoluogo ligure per protestare contro la decisione dell'azienda. Intanto il Ministro Clini ha assicurato che il Governo troverà una soluzione alla situazione dell'Ilva "in tempi molto rapidi, credo che avremo la soluzione pronta per giovedì".