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Ilaria Cucchi sul palco del concertone del Primo Maggio: “Diritti umani non sono sacrificabili”

Pioggia di applausi per Ilaria Cucchi, tra le protagoniste sul palco del concertone del Primo Maggio in piazza San Giovanni a Roma, promosso dai sindacati: “Sentirvi applaudire e gridare il suo nome è per me un’emozione indescrivibile. Voglio dirvi che i diritti umani non sono per nessun motivo sacrificabili”.
A cura di Ida Artiaco
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C'è Ilaria Cucchi tra le protagoniste indiscusse del concertone del Primo Maggio in piazza San Giovanni in Laterano a Roma promosso dai sindacati Cgil, Cisl e Uil. La sorella di Stefano, morto nel 2009 in seguito ad un pestaggio effettuato da alcuni carabinieri che lo avevano arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti, è stata accolta da un lungo applauso sul palco della manifestazione, condotta da Ambra Angiolini e Ludo Guenzi, mentre la folla urlava "Stefano, Stefano" a gran voce.

"Sentirvi applaudire e gridare il suo nome è per me un'emozione indescrivibile" ha detto Ilaria, che ha continuato: "Stefano è morto come ultimo tra gli ultimi, ma sentirvi significa che la battaglia di tutti questi anni non è stata inutile, forse abbiamo aperto un varco, forse oggi abbiamo dimostrato che non bisogna mai smettere di crederci e di indignarsi, mai cedere al pregiudizio o voltarsi dall’altra parte. Voglio dirvi che i diritti umani non sono per nessun motivo sacrificabili".

Tra le performance dei numerosi artisti chiamati sul palco davanti a migliaia di persone, che hanno resistito a lungo sotto la pioggia, non sono mancate le frecciatine alla politica, arrivate in particolare da Ambra Angiolini. "Lo sgravio è mio e lo gestisco io", ha urlato l'attrice ad un certo punto parafrasando un celebre slogan femminista per attaccare la proposta di sgravi fiscali per l’assunzione di donne per il 2019 e il 2020. "Ma se ti assumo – chiede Lodo Guenzi – ci guadagniamo tutti e due". "No, ci guadagni solo tu", è stata la replica secca dell'artista.

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