Il video inedito di Papa Francesco e il suo messaggio ai giovani: “Imparate ad ascoltare”

“Cari ragazzi e ragazze, una delle cose molto importanti nella vita è ascoltare, imparate ad ascoltare”. È l’invito che Papa Francesco rivolge ai giovani in un video inedito registrato l’8 gennaio scorso, alcune settimane prima del ricovero. E proprio oggi, domenica 27 aprile, si è concluso a Roma il Giubileo degli adolescenti: “Il Papa era la nostra bussola”.
A cura di Eleonora Panseri
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Frame del video inedito di Papa Francesco registrato prima del ricovero.
Frame del video inedito di Papa Francesco registrato prima del ricovero.

"Cari ragazzi e ragazze, una delle cose molto importanti nella vita è ascoltare, imparate ad ascoltare. Quando una persona ti parla, aspettare che finisca per capirla bene e, poi, se me la sento dire qualcosa. Ma l'importante è ascoltare".

È l'invito che Papa Francesco rivolge ai giovani in un video inedito registrato l'8 gennaio scorso, alcune settimane prima del ricovero al Policlinico Gemelli, con uno smartphone da un suo amico sacerdote, don Luca, ospite a Casa Santa Marta.

Il breve videomessaggio, pubblicato dal giornale Impronte.eu e rilanciato anche da Vatican News, era rivolto ai ragazzi che partecipano ai Laboratori dell'ascolto, iniziativa che coinvolge giovani e adulti su differenti tematiche.

Il Papa, che nel filmato appare in abiti informali, aggiunge: "Guardate bene la gente, la gente non ascolta. Alla metà di una spiegazione risponde e questo non aiuta alla pace. Ascoltate, ascoltate tanto. E non dimenticatevi i nonni, che ci insegnano tanto. Prego per voi, pregate per me".

E proprio oggi, domenica 27 aprile, si è concluso a Roma il Giubileo degli Adolescenti, il primo grande evento tenutosi dopo la morte del Pontefice. Piazza San Pietro ha accolto circa  200mila ragazzi e ragazze arrivati da tutto il mondo per celebrare la loro ‘festa' ma anche per rendere l'ultimo omaggio a Bergoglio.

"Era uno di noi, la nostra bussola", hanno detto ai giornalisti mentre si riversavano, come un fiume in piena, in via della Conciliazione.

I "ribelli", come li chiamava affettuosamente il Pontefice, hanno abbracciato il Papa facendo "rumore", tanto caro a Bergoglio, con il sorriso e la gioia e raccogliendosi in preghiera non solo a piazza San Pietro, ma anche nella basilica di Santa Maria Maggiore, assieme alle altre migliaia di fedeli giunte nella Capitale per visitare il sepolcro di Francesco.

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