Il video dell’uomo che ha accoltellato passanti a caso a Rimini a Capodanno prima di essere ucciso

Nel video, il 23enne egiziano viene ripreso mentre cammina solo lungo la strada a Verucchio, armato col coltello, prima di essere intercettato dai carabinieri e ucciso con un colpo sparato dal comandante della locale stazione in provincia di Rimini.
A cura di Antonio Palma
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Alcuni passanti che scappano impauriti attraversando velocemente la strada mentre un giovane si aggira in strada avanzando senza fretta con un grosso coltello in pugno. Sono le immagini di un video che ha immortalato l’uomo che ha accoltellato passanti a caso a Villa Verucchio, in provincia di Rimini, la notte di Capodanno, prima di essere ucciso da un carabiniere.

Il filmato che riprende la scena è stato diffuso dai carabinieri dopo essere finito nel fascicolo di indagine per la morte del giovane Muhammad Abdallah Abd Hamid Sitta, raggiunto da colpi di arma da fuoco esplosi dal comandante della compagnia di Verucchio, il maresciallo Luciano Masini.

Il video, girato da lontano con lo zoom del telefonino da alcuni passanti, mostra il 23enne egiziano che cammina sul marciapiede e poi, come se si accorgesse di essere osservato, si gira e si ferma a bordo strada mostrando il grosso coltello che impugna nella mano destra.

Sono i momenti immediatamente successivi all’aggressione e al ferimento in maniera grave dei quattro passanti, scelti a caso in strada nella sera tra 31 dicembre e il 1 gennaio mentre la maggior parte delle persone si accingeva a festeggiare il Capodanno. L’allarme poco dopo farà accorrere sul posto i carabinieri che individueranno il giovane sulla stessa via Marecchiese, nel centro della cittadina riminese, circondandolo.

Tra i militari intervenuti lo stesso comandante della locale stazione che quella sera era con i colleghi a presidio della festa e del concerto che si tenevano in paese poco lontano. Nonostante l’ordine di gettare il coltello, l’uomo di sarebbe scagliato contro i carabinieri avanzando in modo minaccioso A quel punto gli spari con alcuni colpi di avvertimento e infine quello mortale.

Il carabiniere è stato iscritto nel registro degli indagati per eccesso di difesa. Ma si tratta di un atto dovuto per far luce sulla dinamica e verificare la legittimità dell’operato che ha portato il carabiniere a sparare. Al suo fianco si è schierata anche la Premier Giorgia Meloni durante la conferenza stampa organizzata dal Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti e dall'Associazione stampa parlamentare.

"Ho chiesto all'Arma dei Carabinieri di sostenere le spese legali per la difesa del maresciallo Masini e intendo chiedere al comandante generale dei Carabinieri di conferire al maresciallo un riconoscimento per il suo valore” ha detto la presidente del Consiglio, aggiungendo: “Il maresciallo Masini ha fatto il suo lavoro”.

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