Il video della rissa tra pazienti al pronto soccorso di Verona: volano sedie e stampelle, sanitari per sedarla

Scene assurde quelle a cui hanno dovuto assistere i diversi pazienti in attesa al pronto soccorso dell’ospedale Borgo Trento di Verona. Nessuna caso di malasanità, questa volta una vera e propria rissa a colpi di spintoni e schiaffi e anche stampelle tra alcuni pazienti che stavano aspettando il loro turno per essere visitati dopo aver fatto il triage.
L’episodio si è consumato nella serata di giovedì 3 aprile, quando una lite verbale tra alcuni pazienti in attesa è degenerata finendo in rissa. In pochi attimi nella sala d’attesa si è creato un parapiglia che solo l’intervento di alcuni sanitari ha evitato degenerasse ulteriormente. La scena ripresa da alcuni presenti anche in un video che è stato poi pubblicato sui social.
Stavolta il personale sanitario non è stato coinvolto direttamente nell’aggressione, ma è dovuto comunque intervenire per sedare la rissa dividendo i contendenti insieme a un vigilante che presidiava l’area. Una situazione denunciata anche dai sindacati, che sottolineano come gli infermieri in servizio siano dovuti intervenire oltre il loro ruolo.
“Ancora una volta siamo costretti ad assistere a scene inaccettabili al Pronto soccorso di Borgo Trento, dove pazienti esasperati dalle lunghissime attese perdono il controllo. A intervenire non sono le figure preposte alla sicurezza, ma medici, infermieri e operatori sanitari. Un paradosso che si ripete e che non possiamo più tollerare” ha dichiarato Stefano Gottardi, segretario provinciale della Uil Fpl Verona, che ribadisce come serva “un vero piano di sicurezza al Pronto Soccorso di Borgo Trento, non soluzioni di facciata” perché il personale sanitario, in questo caso, sarebbe stato “lasciato solo a fronteggiare situazioni che nulla hanno a che vedere con la loro professione”.
“Il personale sanitario è stanco, provato, e non può essere anche responsabile della gestione dell’ordine pubblico. La tutela dei lavoratori della sanità e dei pazienti non può essere un optional – conclude Gottardi – è tempo che la politica e la dirigenza sanitaria si assumano la responsabilità di attuare un vero piano di sicurezza, h24, con figure competenti, preparate e realmente in grado di prevenire e contenere situazioni di rischio. Basta chiacchiere, vogliamo soluzioni” ha concluso il sindacalista.