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Ritrovato in ospedale il 20enne di Palermo scomparso per giorni a Francoforte

Federico Lo Savio, 20enne siciliano partito il 26 dicembre per visitare alcune città europee insieme a degli amici, è stato ritrovato in ospedale; era improvvisamente scomparso nel nulla all’aeroporto di Francoforte.
A cura di Davide Falcioni
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Sono stati giorni di angoscia per i familiari di Federico Lo Savio, giovane siciliano partito il 26 dicembre per visitare alcune città europee insieme a degli amici ma improvvisamente scomparso nel nulla. Il ragazzo è stato ritrovato in un ospedale di Francoforte, ma non si conoscono ancora le sue condizioni.

L'ultima volta era stato visto all'aeroporto internazionale della città tedesca, da dove si sarebbe dovuto imbarcare per tornare in Italia: quel giorno indossava un paio di pantaloni cargo di colore nero, un giubbotto e un cappello di lana, entrambi grigi, oltre a uno scaldacollo, degli scarponcini di pelle e uno zaino, tutti neri. Il ragazzo, di 20 anni, ha la barba lunga, indossa gli occhiali da vista e porta un orecchino a pendente a forma di crocifisso nel lobo sinistro.

È stato suo padre a ricostruire gli ultimi giorni prima della scomparsa sporgendo denuncia ai carabinieri della stazione di Alia. Federico era partito all'indomani del Natale, il 26 dicembre, per raggiungere con il treno Londra in compagnia di cinque amici. "Il 29 dicembre si è fatto sentire – scrive Giovanni, il papà – mentre si trovava in un museo e ha mostrato un atteggiamento confusionale. Diceva di sentirsi bloccato con il cervello". Dopo 4 giorni, il 30 dicembre, il gruppo si sposta a Bruxelles, in Belgio. "Stavano visitando il Parco del Cinquantenario e tutto sembrava essere tornato alla normalità". Il 31 il gruppo di amici va ad Amsterdam e lì, scrive ancora il padre, "il suo atteggiamento è cambiato radicalmente" e si è "convinto che gli amici volessero abbandonarlo".

Allarmata per la situazione, la famiglia prova a contattare Federico attraverso il fratello, Emanuele, che riesce a videochiamarlo con lo smartphone di una delle ragazze partite con lui. Il ventenne di Alia sembra tranquillizzato ma i genitori decidono di comprare i biglietti per farlo tornare dalla Germania a Palermo facendo prima uno scalo a Milano. Federico, ricostruisce ancora il padre, non la prende bene ma infine si convince e così i compagni di viaggio lo accompagnano in aeroporto per affidarlo agli assistenti di volo richiesti dai familiari.

Alle 14 del 2 gennaio i familiari, si legge nella denuncia, vanno all'aeroporto Falcone Borsellino ma non vedono Federico tra i passeggeri appena sbarcati. "Abbiamo contattato immediatamente gli amici – scrive ancora il padre –  che sono tornati in aeroporto dove hanno scoperto, tramite la polizia aeroportuale, che mio figlio non era partito. Siamo andati nell’agenzia in cui avevamo acquistato i biglietti, gestita da un nostro cugino residente in Germania, che ha fatto una segnalazione di scomparsa alla polizia tedesca".

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