Il vescovo di Mazara non perdona Messina Denaro: “Nessuna pietà per chi ha ucciso bambini”
Una fredda domenica di gennaio, la prima senza Matteo Messina Denaro in libertà. Come in tutte le città, anche a Campobello di Mazara vi è stata la santa messa, in una delle parrocchie del centro, celebrata però da mons. Domenico Mogavero vescovo emerito di Mazara del Vallo. Ai microfoni di Fanpage.it dichiara che in passato “Avevo invitato Matteo Messina Denaro a costituirsi o a venire da me o comunque a lasciare la latitanza liberando, Castelvetrano e oggi sappiamo Campobello, da una cappa di piombo che infanga tutto il territorio”.
Monsignor Mogavero è ben noto in Italia per il suo impegno verso l’immigrazione ma soprattutto per il suo impegno contro la mafia in una diocesi, quella di Mazara, che ne ha passate di tante in merito a queste vicende. In passato il vescovo ha anche pubblicato un libro “La chiesa che non tace” riferito ai rapporti con la mafia nel territorio. Molti campobellesi invece hanno taciuto. “Oggi gioiamo di questo fatto che ci ha sorpreso per i tempi e per i luoghi, non pensavo che potesse essere beccato a Palermo o che avesse tutta questa ramificazione qui a Campobello. Tanti hanno gioito, italiani, castelvetranesi e campobellesi – afferma Mogavero – tanti altri, chi per amicizia, chi per paura oggi temono che gli sia chiesto conto di certi fiancheggiamenti e coperture.” Ciò che sottolinea il prelato però è che le coperture vanno distinte per le loro caratteristiche anche perché è chiaro che chi ha paura è quasi legittimato ad averla di fronte ad un sanguinario di questo genere. Un appello giunge invece forte e chiaro dalle parole di monsignor Mogavero ai fiancheggiatori: “Adesso la paura dovrebbe essere passata perché lo Stato ha vinto ed ha catturato il sanguinario, quindi è inoffensivo. Parlate, potreste svelare elementi che possono giovare alle indagini.”
Mons. Mogavero come dicevamo è uomo ed istituzione molto presente nella lotta contro la mafia basti pensare al 2013 quando negò i funerali al boss di Mazara del Vallo, Mariano Agate. Sul coraggio che ha avuto arriva un monito dal vescovo: “Non ci vuole tanto coraggio, bisogna essere coerenti con il proprio ministero”.
Tantissima commozione e anche qualche lacrima scorre nel volto del vescovo quando dice che “non è persona per cui possiamo avere pietà perché ha ammazzato innocenti ma soprattutto bambini. Non credo lui si convinca a parlare, è un uomo duro che ha sparso tanto sangue e non credo che abbia la voglia di parlare”.
Infine un invito da parte di Mogavero “ad uscire nelle piazze, nelle strade e diciamo la nostra soddisfazione e soprattutto il nostro no alla mafia ed ai malavitosi.”