Il vescovo ai funerali di Elena Del Pozzo: “Sbagliato l’odio per Martina Patti, impariamo dai bimbi”
"Ho letto sui muri della nostra città una frase che chiedeva l'eterno riposo per la piccola Elena, e questo è bello – ha affermato Luigi Renna, il vescovo che ha celebrato i funerali della bimba di 5 anni uccisa dalla mamma 24enne Martina Patti a Mascalucia, nel Catanese -. Sullo stesso muro però ho letto anche frasi che chiedevano l'eterno tormento per la madre della piccola.
Non credo che Elena sarebbe d'accordo con quelle parole, esattamente come tutti gli altri bambini. I genitori devono imparare dai loro figli. Non insegnate la violenza delle parole, né online né sui muri delle nostre città. Gesù ha messo al centro del suo operato i bambini e noi abbiamo messo al centro la nostra Elena per imparare a non concepire più vendette, processi sommari o sedie elettriche. I bimbi sono puri di cuore: se un domani dovessero esserci altre piccole vittime, sarà perché gli adulti avranno seminato ancora una volta odio e irrazionalità".
Durante l'omelia per le esequie di Elena, il vescovo Renna si è soffermato anche su Martina Patti, la donna che le ha tolto la vita con undici coltellate. Ai presenti nella Cattedrale di Catania ha chiesto di non diffondere ulteriore odio nei confronti della 24enne in carcere per il delitto. Il vescovo ha fatto riferimento alle frasi scritte sui muri e agli insulti sui social network. "Da oggi Elena proteggerà tutti i bimbi contesi che soffrono per l'incapacità di amare degli adulti – ha ribadito -. Non seminiamo la gramigna della rabbia e della vendetta". Il discorso si è concluso con un lungo applauso da parte della folla.
Il vescovo si è poi avvicinato ai familiari della bimba, abbracciando i nonni paterni e la zia. Infine ha baciato sulle guance il papà della piccola Elena, visibilmente commosso in prima fila. Sono stati tantissimi i genitori che hanno partecipato alle esequie nella Cattedrale siciliana. Molti sono arrivati da diverse regioni d'Italia per l'ultimo saluto alla piccola. Qualcuno ha portato con sé pupazzi e striscioni. "Siamo qui perché crediamo che sia importante – ha detto ai microfoni di Fanpage.it una donna -. Elena è figlia di tutti noi".