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Il Vaticano scomunica monsignor Viganò: è accusato del delitto di scisma

Il Vaticano ha scomunicato monsignor Calo Maria Viganò, ex nunzio in USA, accusato del delitto di scisma.
A cura di Ida Artiaco
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Il Dicastero per la Dottrina della Fede ha scomunicato latae sententiae monsignor Calo Maria Viganò, ex nunzio in USA, accusato del delitto di scisma. Sa tempo aveva infatti ingaggiato una lotta contro il Vaticano e i due ultimi papi, arrivando anche a pubblicare nel 2018 un rapporto che accusava Jorge Bergoglio di aver coperto i preti pedofili e il malcostume nella Curia Romana.

Il Congresso del Dicastero per la Dottrina della Fede si è riunito ieri per concludere il processo penale extragiudiziale a carico di mons. Viganò. "Sono note le sue affermazioni pubbliche dalle quali risulta il rifiuto di riconoscere e sottomettersi al Sommo Pontefice, della comunione con i membri della Chiesa a lui soggetti e della legittimità e dell'autorità magisteriale del Concilio Ecumenico Vaticano II", si legge in una nota dell'ex Sant'Uffizio.

All'esito del processo penale, "mons. Carlo Maria Viganò è stato riconosciuto colpevole del delitto riservato di scisma. Il Dicastero ha dichiarato la scomunica latae sententiae. La rimozione della censura in questi casi è riservata alla Sede Apostolica", si spiega ancora nel comunicato. La decisione è stata comunicata all'arcivescovo oggi.

Viganò aveva scritto su X, già Twitter, sempre oggi poco prima che venisse diffusa la notizia della sua scomunica: "Come ogni mese, anche questo primo venerdì dedicato al Preziosissimo Sangue celebrerò la santa messa per gli amici e i benefattori della fondazione Exsurge Domine. Assieme a loro, porterò ai piedi dell'Altare anche tutti coloro che hanno voluto esprimermi sostegno e assicurarmi le loro preghiere in questo momento. Invito tutte le persone di buona volontà a contribuire secondo i loro mezzi con una donazione alla Fondazione Exsurge Domine, in modo particolare la formazione tradizionale di sei giovani seminaristi", scrive Viganò indicando un link al quale donare.

Lo scorso 28 giugno Viganò aveva scritto nel suo j'accuse: "Ho deciso di rendere pubblica questa mia dichiarazione, alla quale unisco una denuncia dei miei accusatori, del loro ‘concilio' e del loro ‘papa'. Prego i Santi Apostoli Pietro e Paolo, che hanno consacrato la terra dell’Alma Urbe con il proprio sangue, di intercedere presso il trono della Maestà divina, affinché ottengano alla Santa Chiesa di essere finalmente liberata dall’assedio che la eclissa e dagli usurpatori che la umiliano, facendo della Domina gentium la serva del piano anticristico del Nuovo Ordine Mondiale", erano state le sue parole.

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