E' il blog di Carmine Saviano su Repubblica a segnalare una vicenda dai contorni insoliti, da qualche giorno rilanciata da una nota della Federazione dei Verdi. Infatti, sembra che "senza apparente motivo il Vaticano stia per sfrattare dieci famiglie di contadini dalle abitazioni e dai terreni del Parco Tenuta di Acquafredda, a Roma". Si tratta nel dettaglio di una tenuta, in parte già dichiarata Riserva Naturale, in passato appartenuta ad ordini monastici e che ospita una serie di "aziende agricole" gestite appunto da dieci famiglie contadine.
La scelta delle autorità vaticane, formalmente proprietarie del terreno con l'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, ha ovviamente provocato la reazione dei contadini che nelle ultime ore si sono recati a protestare su Via della Conciliazione, sottolineando come sia concreto il rischio di "perdere l’abitazione e la possibilità di coltivare la terra e vendere i prodotti al mercato”. In questa ottica è stata preparata anche una lettera aperta indirizzata al Pontefice Benedetto XVI (le cui ultime dichiarazioni in tema di educazione sessuale stanno ancora facendo discutere) contenente un appello affinchè il Capo Supremo della Cristianità si interessi della vicenda:
Sua Santità, Le chiediamo di intercedere presso il Capitolo di San Pietro, proprietario della tenuta, affinché non si compia quella che secondo noi è una grande ingiustizia” […] “Il Capitolo di San Pietro sta mettendo in atto gli sfratti esecutivi di noi contadini, sia dalle abitazioni che dai terreni che coltiviamo ormai da quattro generazioni” […] Dunuqe, chiediamo di incontrarLa per comprendere le ragioni e cercare di trovare una soluzione più umana e benevola nei nostri confronti. Considerando anche che la Tenuta di Acquafredda, oggi Riserva Naturale Regionale, ha una destinazione e una vocazione prettamente agricola”.
Insomma, una vicenda dai risvolti ancora poco chiari, in attesa della risposta nel merito delle autorità vaticane.
