“Il tutor in autostrada è inaffidabile”. Giudice dà ragione a automobilista

Il “tutor sull'autostrada è inaffidabile”. Almeno, secondo la sentenza emessa dal giudice di Pace di Ovada, in Liguria, che ha bocciato il sistema che misura la velocità media sulla A7, che collega Genova a Milano, dando ragione a un automobilista che si è opposto alla multa. Lo scrive oggi l'edizione genovese di Repubblica, sottolineando come non si tratti del primo caso assoluto in Italia. C'è un precedente per una tratta autostradale a Casarana, ma è il principio dell’inaffidabilità dell'autovelox a costituire un precedente significativo. La notizia è riferita dalla Glob-Consumatori.
La Genova-Milano, sui 13 chilometri tortuosi da Busalla a Bolzaneto, è sottoposta al limite di velocità degli 80 per auto e moto; a 60 per i mezzi pesanti superiori alle 12 tonnellate. L'autostrada dei Giovi, oltre ad essere la più pericolosa con quasi 500 incidenti all'anno, è una delle più "infrazionate", insieme alla A-26. Infatti, la Voltri-Gravellona Toce, anch'essa supermonitorata dal sistema di rilevamento della velocità media nel tratto compreso tra Masone ed Ovada, nel 2007 aveva registrato il primato negativo tra le autostrade italiane, con il più alto numero di multe: 26,1 all'ora, una media di una multa ogni 2 minuti e mezzo.
La sentenza, emessa giovedì scorso, oltre a far discutere, è destinata ad aprire la strada a una valanga di ricorsi, scrive ancora Repubblica:
Pur in assenza delle motivazioni (saranno depositate nelle prossime settimane) con le quali il Giudice di Pace, l’avvocato Paola Pardini, ha accolto l’istanza, la “Glob” (fa parte dell’Associazione Nazionale Consumatori) che ha assistitol’automobilista, nel ricorso ha puntato l’indice contro l’apparecchiatura fotografica. Mario Grasso, responsabile della Onlus, spiega che, soprattutto, si è fatto leva sull’assenza di taratura del sistema che scatta la fotografia, supportando tale ragione con relazioni tecniche: "La macchina fotografica non è uno strumento di misurazione, quindi non è possibile tararla – sottolinea Grasso – lo è, invece, il Sicve o l’autovelox, che mandano un impulso alla macchina fotografica. Così come tra un computer ed una stampante talvolta il segnale è recepito in ritardo, quindi la foto potrebbe essere scattata ad un veicolo che segue quello che commette l’infrazione". Inoltre, sul verbale notificato all’automobilista non è stato specificato che tipo di Sicve è utilizzato sulla A-7, quindi a rigore impossibile verificare se il sistema sia tarato o meno.