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Il turista francese aggredito dall’orsa Kj1: “Mi sento in colpa, voleva proteggere i suoi cuccioli”

Vivien Triffaux, il 43enne francese che è stato aggredito dall’orsa Kj1 nei boschi sopra Dro lo scorso 16 luglio: “Avrei sperato che si riuscissero a trovare compromessi che garantissero la sicurezza delle persone, senza però mettere a rischio la preservazione della biodiversità”.
A cura di Davide Falcioni
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"Sono davvero addolorato che il nostro incontro le sia costato la vita. Mi sento in colpa, lei voleva solo proteggere i suoi cuccioli". A dirlo al "T quotidiano" è stato Vivien Triffaux, il 43enne francese che è stato aggredito dall'orsa Kj1 nei boschi sopra Dro lo scorso 16 luglio. "Avrei sperato che si riuscissero a trovare compromessi che garantissero la sicurezza delle persone, senza però mettere a rischio la preservazione della biodiversità", ha aggiunto Triffaux, che da qualche giorno è tornato in Francia ma che ha seguito le notizie d'oltralpe online e sui giornali.

"La tutela della natura e degli ecosistemi – ha aggiunto – per me è una priorità fondamentale. Vorrei che il dibattito avvenisse in un clima sereno, per trovare una coesistenza giusta tra l'uomo e le specie animali, e che si adottassero misure preventive per ridurre gli incontri tra esseri umani e animali selvatici. E poi, quello che secondo me è davvero importante, è che si faccia informazione sui comportamenti da adottare quando questi incontri avvengono, anche se è difficile mantenere il controllo in certe situazioni".

Vivien Triffaux – originario di Strasburgo – ha spiegato di essere tornato nei boschi dopo la disavventura che lo ha visto protagonista il 16 luglio. "Ieri – ha detto – sono riuscito a fare una passeggiata nel bosco per la prima volta, il che mi ha fatto molto bene, anche se provo ancora delle paure che prima non avevo. Ad esempio, mi sorprendo a spaventarmi all'idea di incontrare all'improvviso qualche animale selvatico Anche se è quasi impossibile che possa succedere di nuovo soprattutto nei boschi dei Vosgi".

L'abbattimento dell'orsa Kj1 è avvenuto due giorni fa, martedì 30 luglio, ed ha provocato dure reazioni da parte degli ambientalisti ma anche dal mondo della politica. Dopo due ordinanze di soppressione dell'animale sospese dal Tar, la prima delle quali non indicava il nome dell'orsa, che non era ancora stata identificata dalla Fondazione Edmund Mach, nella serata di lunedì 29 luglio il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti ha firmato il decreto di abbattimento. Nelle prime ore di martedì mattina una squadra del Corpo forestale del Trentino ha dato esecuzione al provvedimento. L'orsa aveva 22 anni e tre cuccioli: nella sua vita avrebbe avuto almeno sette interazioni accertate con esseri umani, la più grave delle quali a Dro il 16 luglio.

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