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Il tiratore misterioso dei Navy Seals: un ritratto di colui che ha sparato ad Osama Bin Laden

Il Washington Post ha pubblicato un possibile identikit dell’uomo sconosciuto che ha ucciso Osama Bin Laden: presumibilmente non sarà mai possibile sapere realmente di chi tratti.
A cura di Nadia Vitali
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Tra smentite, scetticismi, foto autentiche e foto contraffatte, cadaveri in mare e uomini disarmati, la notizia della morte del leader di Al Qaeda Osama Bin Laden, come era prevedibile, sta monopolizzando l'informazione di questi giorni. Inevitabilmente, è tanta la curiosità sul volto dell'uomo che ha eseguito materialmente l'omicidio, su colui che, premendo il grilletto, ha repentinamente eliminato il nemico numero uno degli Stati Uniti d'America.

Al punto che alcuni ex ufficiali della Navy SEAL, Eric Greitens, Richard Marcinko e Stew Smith, per soddisfare la curiosità crescente, si sono dati all'elaborazione di un possibile ritratto, per il Washington Post, di questa figura che rischia di entrare nella storia senza un nome. Innanzitutto, sostiene Marcinko, si tratta senza dubbio di un uomo, giacché non ci sono donne nelle forze speciali della U.S. Navy; un uomo bianco con ottime probabilità. Un "pensatore positivo" che alla tranquillità preferisce di gran lunga mettersi alla prova, piuttosto che riposarsi e fare vacanza.

La sua età dovrebbe essere compresa tra i 26 e i 33 anni: deve infatti aver avuto il tempo di superare tutte le durissime prove di addestramento a cui vengono sottoposti i membri di questo corpo di élite e, in particolare, dell'unità anti terrorismo. Al tempo stesso, però, deve avere ancora un corpo giovane per poter sopportare il regime a cui lo sottopone il suo lavoro. Egli è stato, secondo Smith, con ottime probabilità un atleta ai tempi della scuola superiore o dell'università: fisicamente superiore agli altri, in grado di combinare forza, agilità e velocità, magro e, al contempo, muscoloso. Secondo Greitens, in verità, le supposizioni sull'aspetto fisico possono essere valide solo fino ad un certo punto: alla forma fisica, infatti, deve essere sempre sommata la prontezza dell'individuo per essere selezionato per missioni così delicate.

Secondo Marcinko l'uomo non vanta una rasatura perfetta, bensì probabilmente ha una barba, in seguito ad una modifica dei propri comportamenti soliti e delle proprie abitudini, a causa del lavoro che fa. Le sue mani sono callose, secondo Smith, e nodose, anche a causa della familiarità con armi ed esplosivi: senz'altro la missione contro Osama Bin Laden non sarà stata la prima della sua vita.

Il killer, dunque, non potrà probabilmente mai rivelare la propria identità, sia per evitare ritorsioni da parte di Al Qaeda, sia per avere la possibilità di lavorare per altre missioni; tra i suoi colleghi, certamente, questa sarà nota e solo ed esclusivamente con loro, attualmente, l'uomo starà festeggiando la propria impresa. O, ancora più probabilmente, secondo quanto sostiene Smith, la persona, bisognosa di sottrarsi alla pressione che avrà accumulato in questi giorni così importanti, attualmente si starà prendendo cura del proprio prato, nella migliore tradizione americana. Ordini dall'alto, impediscono a lui di rivelarsi: perché questa non è una guerra come le altre, questo è un combattimento perpetuo e sottile, uno di quelli per cui mai e poi mai si vedrà una dichiarazione ufficiale di pace.

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