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Il tassista bolognese anti-evasione RedSox: “Sto antipatico a molti, solo i colleghi mi insultano”

Roberto Mantovani, il tassista bolognese noto sui social come Red Sox protagonista nelle ultime settimane di una “crociata” contro l’evasione fiscale: “Sto antipatico a molti, ma sono sicuro di fare la cosa giusta”.
A cura di Davide Falcioni
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"Sto antipatico a molti, ma sono sicuro di fare la cosa giusta". A dirlo, ai microfoni del TGR Emilia Romagna, Roberto Mantovani, il tassista bolognese noto sui social come Red Sox protagonista nelle ultime settimane di una "crociata" contro l'evasione fiscale, battaglia che gli è costata non poco. Oltre a centinaia di insulti ricevuti da colleghi di tutta Italia, infatti, ieri si è ritrovato con tre gomme della sua auto tagliate.

Un atto che non può che essere inteso come un'intimidazione verso un professionista che è nel giusto e che, comunque, non intende arrendersi. Anche perché non ci sono stati solo insulti ma anche "moltissimi attestati di stima. Gli unici attacchi che ricevo sono solo dei tassisti". Dall'inizio di maggio Mantovani lotta affinché vi sia trasparenza nella categoria dei tassisti, a suo dire danneggiata dai cosiddetti furbetti. L'uomo pubblica ogni giorno su Twitter il rendiconto delle sue entrate e uscite e si batte affinché tutti i suoi colleghi accettino pagamenti con il pos. Il suo quotidiano racconto ha ottenuto consensi ma anche molte critiche, condite di minacce e vere e proprie violenze.

"Ho deciso di fare una protesta simbolica, lo sciopero del silenzio. Ho deciso di pubblicare in maniera trasparente i miei incassi quotidiani e questa è stata una bomba. I miei incassi sono stati alti. A Bologna lavoriamo tanto e guadagniamo tanto". Da qui la decisione di non evadere neppure un euro di tasse. "In Italia ci facciamo ridere dietro da troppi anni. A Bologna però abbiamo un alto livello di professionalità e di accettazione delle carte di credito.

Mantovani non è nuovo a prese di posizione simboliche e a gesti di solidarietà. Nel cuore della pandemia, infatti, con il suo taxi distribuì cibo nelle case. L'uomo inoltre aderisce, e sponsorizza, le campagne contro la violenza sulle donne

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