Il super boss Matteo Messina Denaro fotografato tra il pubblico del Maurizio Costanzo Show
Il super boss ancora latitante Matteo Messina Denaro, assieme a un altro importante capo bastone della mafia siciliana Giuseppe Graviano, fotografati insieme tra il pubblico del Maurizio Costanzo Show, probabilmente per studiarne le mosse e i movimenti. Siamo in piena epoca "stragista" di Cosa Nostra: un anno dopo questo scatto, il 14 maggio 1993, ci sarà l'attentato al conduttore Mediaset e all'allora fidanzata Maria De Filippi. A salvare il conduttore fu soltanto il caso: quella sera con Costanzo non c'era il solito autista, con la sua Alfa 164, ma un sostituto in Mercedes. Fu quella sorpresa a causare l'attimo di esitazione per i killer, e solo quell'attimo evitò la strage.
La rivelazione è de "Il fatto quotidiano" che afferma che la foto è tra i documenti ufficiali delle nuove indagini su Graviano per l'ipotesi di minaccia a corpo dello Stato. A mettere sulla buona strada gli inquirenti sembra siano state proprio alcune frasi di Graviano intercettate in carcere, ad Ascoli Piceno dove è rinchiuso:
"Nel 1992 a Roma quando c'era Falcone al Costanzo Show dove si sedeva, c'erano otto persone. Eravamo io, palermitani, due di Brancaccio, miei, due di …(incomprensibile) che poi se ne sono andati che avevano un matrimonio e altri due che si sono pentiti, uno di Castelvetrano e uno di Mazara del Vallo: Sinacori e Geraci".
Da quelle parole è scattata l'indagine, che ha scandagliato le foto legate alla trasmissione nel periodo individuato. Si è potuto verificare che tra gli spettatori c'erano anche i due boss, lo stesso Graviano e Matteo Messina Denaro, andati al teatro dei Parioli ad assistere allo "Show". Il Fatto sottolinea che le parole di Graviano sulla sua partecipazione al Costanzo Show corrispondono a verità ma precisa anche che la sera in cui il boss era alla trasmissione, l'ospite di punta non era Falcone ma un altro personaggio importante. Dopo quella puntata in tv, l'attentato fu rinviato per più di un anno e realizzato il 14 maggio.
Contattato dal Fatto Quotidiano, così Maurizio Costanzo ha commentato le novità: "Apprendo da lei che ci sono foto di Graviano e Messina Denaro e certo mi colpisce. Sapevo che mi avevano seguito quando andavo a visitare il ministro dell'Interno allora in carica, Vincenzo Scotti, ma poi avevano desistito dall'attentato perché sotto la sua casa c'era la camionetta dei carabinieri. Però non le nascondo che immaginare Messina Denaro tra il pubblico mi fa impressione".