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L'implosione del sottomarino Titan

Il sommergibile Titan era arrivato a meno di 500 metri dal relitto del Titanic: la prova in una mappa

È stata pubblicata dalla Guardia Costiera americana una mappa che mostra a quanta distanza era arrivato il Titan dal relitto del Titanic prima di implodere causando la morte delle cinque persone a bordo.
A cura di Davide Falcioni
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La Guardia Costiera statunitense, che indaga sull'implosione del sommergibile Titan avvenuta il 18 giugno del 2023, ha pubblicato una nuova mappa che mostra quanto vicino il sottomarino fosse arrivato al relitto del Titanic al momento del disastro: il natante, stando a quanto emerso dalle indagini, era giunto a soli 480 metri dalla prua della nave affondata il 15 aprile del 1912 dopo la collisione con un iceberg, ma alcuni suoi detriti sono stati trovati a soli 300 metri di distanza. I resti del sottomarino, invece, sono attualmente sparsi su un'area di circa 30mila metri quadrati nei pressi del transatlantico.

Il sottomarino turistico Titan faceva pagare 250mila dollari a persona per accompagnare i clienti a vedere il relitto del Titanic. L'inchiesta condotta dalle autorità americane vuole stabilire come sia stato possibile che un piccolo sommergibile privato sia stato autorizzato ad immergersi per quasi quasi tremila metri sul fondale dell'oceano Atlantico settentrionale, fino a raggiungere un relitto protetto dal 2001 dalla Convenzione UNESCO sulla protezione del patrimonio culturale sottomarino.

Il sommergibile Titan
Il sommergibile Titan

L'implosione costò la vita al CEO di OceanGate Stockton Rush, 61 anni, all'esperto del Titanic Paul-Henri Nargeolet, 77 anni, al miliardario britannico Hamish Harding, 58 anni, al miliardario pakistano Shahzada Dawood, 48 anni, e al figlio Suleman Dawood, 19 anni. Tutti e cinque si erano immersi nel piccolo sommergibile per andare a visitare il relitto del transatlantico che, dopo l'affondamento, si divise in due parti distanti circa 800 metri una dall'altra. La poppa è stata in gran parte distrutta, mentre la prua della nave è rimasta parzialmente integra e per questo veniva visitata da turisti molto facoltosi, che naturalmente potevano raggiungerla solo a bordo di un sottomarino in grado di resistere alle altissime pressioni del fondale oceanico.

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Dopo la tragedia del giugno 2023 OceanGate  ha sospeso tutte le attività, circostanza che ha sollevato ulteriori dubbi sulla sicurezza e sulla progettazione del sommergibile. All’inizio di questo mese David Lochridge, ex direttore operativo di OceanGate, ha ricordato davanti agli inquirenti che in diverse occasioni mise in guardia il CEO Stockton Rush sulla sicurezza del Titan, ma non venne mai ascoltato.

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