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“Il solito schifoso parcheggiatore abusivo”, poliziotta rischia un richiamo disciplinare

Gli insulti e i toni razzisti utilizzati dalla poliziotta autrice del post su Facebook hanno scatenato un intenso dibattito. “Non possiamo permettere che intemperanze e considerazioni personali estreme pregiudichino la credibilità del nostro impegno quotidiano”, ha commentato il segretario dell’Associazione nazionale funzionari di polizia.
A cura di C. M.
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"Il solito schifoso parcheggiatore”", ha scritto un giorno una poliziotta sul gruppo Facebook "Ravenna sicura". Arrabbiata per l'ennesimo episodio di sopruso che si era trovata a dover fronteggiare nella sua cittadina, la donna ha pensato di raccontare la storia ai propri concittadini, sfruttando la piattaforma di incontro messa a disposizione da alcuni ravennate sul popolare social in blu.

"Senso di inutilità e impotenza. Poco fa mi sono sentita inutile come cittadina e anche come poliziotta. Piazza Baracca: tento di parcheggiare la mia auto privata e mi trovo il solito schifoso parcheggiatore abusivo dietro il culo della macchina a voler dirigere le mie manovre. Tiro giù il finestrino e al limite della mia pazienza gli dico poco gentilmente: ‘Ti togli dal cavolo e mia fai parcheggiare?!?'". La poliziotta, dunque, prosegue il racconto dichiarando di aver detto all'uomo che avrebbe chiamato i colleghi e che per tutta risposta il parcheggiatore avrebbe detto "Tanto non mi fanno niente". "E c’ha pure ragione quello. Questi puzzoni mantenuti a cui tutto è permesso dalla nostra amministrazione comunale", conclude la donna. Il post ha ricevuto centinaia di like e condivisioni e scatenato un acceso dibattito.

"Vi informo ufficialmente che né io né i moderatori del gruppo hanno segnalato o rimosso il post, non ho ricevuto alcuna segnalazione per quello che ha scritto pertanto la decisione è stata solamente di Facebook e non mia. Mi dispiace per l'accaduto ma credetemi che io non c'entro nulla. C. ha scritto delle riflessioni giuste a mio parere e sto anche io con lei come moltissimi utenti però rispettiamo l'opinione di tutti. Per un po ho inserito l'approvazione dei post degli utenti onde evitare commenti ridondanti e ripetitivi. Cerchiamo come sempre di non cadere nel ridicolo, nell'incitazione alla violenza o commenti a sfondo politico perché come ho scritto nelle regole di buon comportamento è per una buona convivenza e rispetto di ogni idea altrui che si continua a segnalare civilmente senza insultarsi. Grazie", ha scritto l'amministratore del gruppo Ravenna Sicura in seguito alla rimozione del post da parte di Facebook in seguito alla segnalazione di quale utente.

Secondo alcuni utenti, infatti, non sarebbe tollerabile il fatto che una tutrice dell'ordine possa esprimersi così e utilizzare toni razzisti nei confronti di un'altra persona. La donna, che ora risulta essere in ferie, ora rischia un richiamo disciplinare. Il segretario dell'Associazione nazionale funzionari di polizia, infatti, una volta venuto a conoscenza della polemica innescata dalla collega ha commentato: "Non possiamo permettere che intemperanze e considerazioni personali estreme pregiudichino la credibilità del nostro impegno quotidiano. La Polizia è in prima linea ogni giorno per garantire accoglienza civile e rispettosa della dignità dei derelitti che approdano sulle nostre coste, dando un esempio di umanità e di considerazione dei diritti di tutti e in particolare di quelli dei deboli e degli emarginati. Dunque non possiamo permettere che intemperanze e considerazioni personali estreme pregiudichino la credibilità del nostro impegno quotidiano".

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