Il Soccorso alpino a Fanpage: “Ghiacciaio Marmolada instabile, verifichiamo non ci siano altri rischi”
Sono in corso sopralluoghi con i droni sulla Marmolada, dove ieri il crollo di un seracco ha causato la morte accertata di 6 persone e il ferimento di altre 9.
È quanto fanno sapere a Fanpage.it fonti del Soccorso alpino, i cui uomini sono al momento impegnati in Trentino.
Il sopralluogo si è reso necessario per capire se ci sono altri eventuali rischi, dal momento che "la situazione dei ghiacciai è instabile", hanno aggiunto, e scongiurare così il più possibile il pericolo per gli operatori.
Gli inquirenti hanno definito la tragedia di ieri in Trentino "una carneficina". Al momento mancano ancora all'appello oltre una decina di dispersi. Sempre il Soccorso alpino ha reso noto un numero di telefono da contattare nel caso in cui si stessero cercando amici e parenti.
Il distacco del seracco, secondo le prime informazioni del Soccorso Alpino, si sarebbe verificato nei pressi di Punta Rocca, lungo l'itinerario di salita della via normale per raggiungere la vetta. La massa di materiale staccatosi dal ghiacciaio della Marmolada, tra neve, ghiaccio e roccia, è scesa da una velocità di 300 chilometri l'ora.
Proprio sabato sulla Marmolada era stato raggiunto il record delle temperature, con circa 10 gradi in vetta. La procura di Trento ha aperto un fascicolo: disastro colposo è il reato ipotizzato, al momento a carico di ignoti. Ad occuparsi delle indagini, con il procuratore Sandro Raimondi, è il pm Antonella Nazzaro.
Qualcuno ha anche parlato di tragedia annunciata, come ha spiegato al Messaggero il proprietario di un rifugio in prossimità del quale si è verificato il crollo del ghiacciaio.
Nel frattempo a Canazei sono arrivati due gruppi di parenti di vittime e dispersi, che sono saliti di numero: sono infatti tre o quattro in più dei 16 comunicati ieri. Le vittime sono tutte al Palaghiaccio di Canazei, dove è stata allestita la camera ardente, dove si procederà anche col riconoscimento delle vittime.
Al momento sono tre italiani, un cecoslovacco, più un uomo ed una donna non ancora identificati, ma il bilancio è verosimilmente destinato ad aggravarsi.