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Sindaco Siracusa risponde a lettera famiglia finlandese: “Nostri insegnanti fanno miracoli a scuola”

“Il sistema scolastico finlandese è tra i migliori al mondo, qui i nostri insegnanti fanno miracoli con stipendi ridicoli”, così il sindaco di Siracusa Francesco Italia risponde alla famiglia Mattsson che ha deciso di lasciare la Sicilia appena due mesi dopo il trasferimento a causa delle condizioni della scuola ritenuti inadatte alla crescita dei ragazzi.
A cura di Chiara Ammendola
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La famiglia finlandese Mattsson
La famiglia finlandese Mattsson

Paragonare il sistema scolastico finlandese a quello italiano è impossibile. Quello del paese scandinavo è di gran lunga migliore di quello del nostro paese, per offerta e gestione, ma soprattutto per le sovvenzioni da parte del governo che ne garantiscono servizi diversi. È questo il tema su cui ribatte il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, nel rispondere alla famiglia Mattsson che ha lasciato la Finlandia alla volta della Sicilia, ma che, dopo soli due mesi, ha tirato i remi in barca decidendo di trasferirsi in Spagna.

Una decisione motivata in una lettera inviata dalla pittrice Elin Mattsson che racconta di una scuola, quella siracusana nello specifico, non all'altezza. Dichiarazioni che hanno suscitato non poche polemiche e hanno dato vita a un dibattito sulle condizioni della scuola italiana, come rimarcato anche dal primo cittadino della città siciliana: “Nel sistema in cui sono inseriti, i professori, a Siracusa come nel resto d’Italia, fanno miracoli con stipendi ridicoli – spiega Italia – e i governi dovrebbero investire molto di più nella scuola, offrendo il tempo pieno nella scuola primaria, e potenziando la formazione continua di docenti e personale”.

Secondo il sindaco di Siracusa però la lettera firmata dalla signora Mattsson non era lo strumento adatto a far partire una discussione sul tema e "valutare le differenze tra il sistema scolastico finlandese e quello italiano, posto che il primo è riconosciuto come uno dei migliori al mondo". Non entra nel merito della decisione della famiglia finlandese, il sindaco, ma sottolinea come gli strumenti in loro possesso, formatisi sul loro sistema scolastico che è tra i migliori al mondo, non sono quelli giusti per giudicare la scuola italiana.

“Ho sempre considerato la scuola fondamento della Repubblica, perché è lì che si forma il cittadino – ha spiegato il primo cittadino in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera – è a scuola che si scoprono i propri talenti e si fa esperienza per la prima volta, dello Stato e della società civile. Credo in una scuola in cui la burocrazia lasci spazio a percorsi di educazione e formazione agganciati alla realtà”. Il modello finlandese in questo senso ha il pregio di "avere una minore varianza negli alunni delle classi". “È chiaro che la Finlandia ha caratteristiche demografiche, sociali e culturali differenti e il loro sistema scolastico è tarato sulle loro peculiarità, non è detto che siano tutte replicabili in Italia”, ha concluso.

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