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Il sindaco di Piombino sul tetto dell’acciaieria Lucchini: non c’è solo l’Ilva

Non sono solo gli operai che protestano per richiamare l’attenzione su un settore in crisi in Italia: sul tetto delle acciaierie di Piombino, con la sua fascia tricolore, è salito direttamente il sindaco Gianni Anselmi. Chiede ai ministri Passera e Clini un incontro nella sua città.
A cura di Susanna Picone
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acciaieria lucchini piombino

È salito sul tetto delle acciaierie ex Lucchini per fare in modo di richiamare l’attenzione sulla situazione dell’azienda, in grande difficoltà. L’ultimo gesto di protesta non è, però, di uno degli operai dello stabilimento ma direttamente del sindaco di Piombino, Gianni Anselmi. Insieme a lui e alla sua fascia tricolore, per portare avanti la protesta, sono saliti sul tetto alcuni sindacalisti: il sindaco ha affermato come la situazione del polo industriale di Piombino sia ormai giunta a un punto critico “che rende non più rimandabile un intervento concreto del Governo”. A rischio ci sono circa tremila posti di lavoro. Il sindaco di Piombino vuole così mettere l’accento, in un periodo in cui si parla tanto dei problemi dell’Ilva di Taranto, anche su ciò che invece si vive alle acciaierie ex Lucchini: Anselmi ha spiegato in una nota, poco dopo essere salito a diverse decine di metri, che la vicenda di Piombino non appare meno degna di attenzione rispetto a quella di Taranto “per urgenza e gravità”.

Se nello stabilimento pugliese l’intervento della Magistratura ha fatto emergere la necessità di interventi privati e pubblici tesi al risanamento ambientale, è pur vero che l’Ilva ha una proprietà industriale, che ottemperando alle prescrizioni delle autorità competenti potrà dare continuità all’attività produttiva. Questa condizione manca a Piombino in Lucchini, dove nonostante l’intensa attività condotta dal Comune e dalle istituzioni toscane per garantire la continuità produttiva e la ricerca di un nuovo player industriale, non si è potuto evitare un progressivo peggioramento.

Il sindaco vuole un incontro certo col Governo – E con queste parole il sindaco Anselmi invoca l’aiuto dello Stato promettendo di restare in alto a decine di metri fino a quando i ministri Passera e Clini non gli daranno una data certa per un incontro nella sua città. All’Ansa il sindaco ha spiegato la necessità di “un approccio veloce e deciso del Governo”. Non chiede assistenzialismo ma che il Governo sciolga “nodi di bonifiche, infrastrutture e competitività di questo territorio”. A offrire solidarietà al sindaco di Piombino è giunta anche la telefonata del governatore della Puglia Nichi Vendola il quale ha affermato come l’allarme sia ormai esteso in tutto il Paese, in tutto il Paese il comparto siderurgico rischia infatti la scomparsa. Anche per Vendola serve, dunque, un intervento tempestivo ed efficace dell’esecutivo.

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