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Il sangue della Diaz ha ora un valore: 47 euro

Il poliziotto Massimo Nucera inventò un accoltellamento alla scuola Diaz, a Genova, per giustificare la mattanza di giovani. E oggi è stato condannato a 47 euro, come una pizza, vino e coperto per due persone.
A cura di Saverio Tommasi
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scuola diaz genova, g8

Si chiama Massimo Nucera e di lavoro è agente di Polizia. Anche oggi, anche in questo momento. Perciò magari ve lo ritrovate per strada a un posto di blocco e magari, per ipotesi, vi spacca lo specchietto retrovisore della macchina con una manganellata e poi vi chiede perché ve ne andate in giro in auto con lo specchietto retrovisore della macchina spaccato.

Massimo Nucera è fatto così, è agente di Polizia e la sua storia va oltre il suo nome, ma in qualche modo questo agente di Polizia devo chiamarlo, io che mi ostino a pensare che non tutti i poliziotti siano come lui, io che mi ostino a pensare che non tutti i poliziotti avrebbero eseguito l'ordine della mattanza alla scuola Diaz, che non tutti i poliziotti avrebbero esultato dicendo "1-0" per noi, come invece fece quella poliziotta alla radio di servizio, dopo l'uccisione di Carlo Giuliani.

Massimo Nucera è quel poliziotto che uscì dalla scuola Diaz a Genova, la scuola della "più grave violazione dei diritti umani dalla fine della seconda guerra mondiale", come spiegò Amnesty International. E Massimo Nucera uscì da quella scuola con il giubbotto strappato, e disse: "Un no global ha tentato di accoltellarmi". Non era vero, il giubbotto se l'era strappato lui, da solo, l'agente Massimo Nucera come un ragazzino che s'inventa la febbre per non andare a scuola, ma molto più grave. Massimo Nucera aveva inventato un tentato omicidio, e l'aveva inventato per giustificare una mattanza ingiustificabile.

Per tutto questo l'agente di Polizia Massimo Nucera si è preso una condanna prescritta (cioè niente) e una multa da parte del corpo di Polizia in cui lavora, di 47 euro. Non 47 milioni di euro e la sospensione perpetua dal (dis)servizio, ma 47 euro schietti e magri, come direbbe mio nonno.

  • 47 euro come una pizza per due persone, più acqua vino e coperto
  • 47 euro come benzina e autostrada Firenze-località mare, andata e ritorno, magari un venti di luglio.
  • 47 euro come la paghetta settimanale di un liceale
  • 47 euro come andare per un anno al cinema, ma solo una volta ogni due mesi.
  • 47 euro, cioè dieci euro meno dell'entrata al Pacha, la discoteca figa a Ibiza.
  • 47 euro come il costo di un manganello

La condanna inflitta a Massimo Nucera somiglia a un giro di spritz offerto agli amici. Non è una condanna, non è una punizione che servirà a fargli comprendere la gravità del fatto commesso. 47 euro sono il costo di un giro di spritz fra amici che anche questa volta l'hanno fatta franca.

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Sono giornalista e video reporter. Realizzo reportage e documentari in forma breve, in Italia e all'estero. Scrivo libri, quando capita. Il più recente è "Siate ribelli. Praticate gentilezza". Ho sposato Fanpage.it, ed è un matrimonio felice. Racconto storie di umanità varia, mi piace incrociare le fragilità umane, senza pietismo e ribaltando il tavolo degli stereotipi. Per farlo uso le parole e le immagini. Mi nutro di video e respiro. Tutti i miei video li trovate sul canale Youmedia personale.
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