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Il saluto alla vittima, il motore dell’auto e le urla: cosa sappiamo sul killer di Pierina Paganelli

Continuano le indagini sulla morte della 78enne Pierina Paganelli, uccisa nel suo condominio di Rimini di ritorno dalla messa dei Testimoni di Geova. Una telecamera di sorveglianza di un privato avrebbe registrato gli ultimi istanti prima dell’omicidio.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Continuano le indagini sul caso di Pierina Paganelli, la donna di 78 anni uccisa nel garage del condominio in cui abitava. La morte dell'anziana resta ancora un mistero e per il momento le indagini ruotano attorno a pochi elementi e personaggi. Gli inquirenti hanno ascoltato più volte la nuora della donna, il suo vicino di casa e l'altro condomino con la quale, secondo quanto finora reso noto, la nuora avrebbe avuto una relazione in passato.

È di pochi giorni fa la notizia dell'audio registrato da una telecamera di videosorveglianza di un privato nei pressi del luogo del delitto. Il sistema avrebbe registrato una voce, forse quella del killer, e poi le urla dell'anziana accoltellata 17 volte. Il volto dell'assassino, però, non è stato ripreso.

Le forze dell'ordine sperano di risalire al suo nome analizzando l'audio registrato dalla telecamera e incrociando le testimonianze della nuora, del figlio (ricoverato in ospedale al momento del delitto) e dei due vicini di casa che in qualche modo gravitano attorno alla figura di Paganelli.

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Cosa ha registrato la telecamera di videosorveglianza

La telecamera è riuscita a registrare le urla di Pierina. Sette urla, per la precisione, emesse prima di spirare sotto le 17 coltellate inferte dal suo aggressore. Pochi istanti prima dell'omicidio si sente la voce dell'assassino che saluta la 78enne. Dal "ciao" registrato dalla telecamera, si evince che a uccidere Pierina Paganelli sia stato un uomo.

L'ultimo atto della registrazione dopo il delitto è quello di una porta in metallo che sbatte, poi il suono di chiavi e un'auto che scende nella rimessa condominiale.

Gli elementi sono però ancora pochi per indicare con precisione un responsabile. La telecamera ha registrato anche la fuga del killer, ma non è mai riuscita a inquadrarne il volto. Il cadavere di Pierina è stato poi ritrovato dalla nuora il mattino dopo. Allertati i soccorsi, sono iniziate le indagini che per il momento non hanno trovato una svolta convincente.

La pista dell'odio religioso

Inizialmente, si riteneva che il killer potesse aver agito per motivi legati all'odio religioso. Pierina, infatti, era tornata dalla messa dei Testimoni di Geova pochi minuti prima di essere uccisa. A rendere plausibile l'ipotesi, anche la telefonata che l'assassino avrebbe fatto alla sorella dell'anziana dopo il ritrovamento del cadavere. "Adesso tocca a te" avrebbe detto prima di riagganciare.

Nonostante i sospetti degli inquirenti, però, per il momento nessuno degli "attori" di questa storia sembra essersi tradito, dando così una svolta alle indagini. Neppure il movente sembra per ora chiaro. La famiglia è sicura che Pierina non avesse nemici.

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