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Il “re delle tarantelle” condannato per violenza sessuale su una minore

Michele Mangano, 55enne del Gargano, è stato condannato in primo grado per aver abusato di una sua ballerina in un parcheggio.
A cura di D. F.
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Conosciuto come il "re delle tarantelle" ma da ieri, purtroppo, anche per una sentenza di primo grado di violenza sessuale su una minore. Michele Mangano, 55 anni di Monte Sant'Angelo, in provincia di Foggia è stato condannato a tre anni e quattro mesi di reclusione per gli abusi commessi su una ragazzina del suo corpo di ballo. Fu proprio la vittima a denunciare l'accaduto alla polizia che, nel luglio dello stesso anno, notificò al musicista e coreografo – che ha fornito un importante contributo alla diffusione della cultura popolare garganica in tutto il mondo – un provvedimento di misura cautelare che disponeva il divieto di avvicinamento alla minorenne. Ad emettere la sentenza di primo grado gup del Tribunale di Foggia, Armando dello Iacovo, che ha accolto le richieste del pm.

I fatti risalgono al maggio del 2016. Stando a quanto accertato in sede di processo quella sera, dopo uno spettacolo, la giovane ballerina chiese al coreografo un passaggio per recarsi a una festa con dei suoi amici. Ma l'uomo, anziché fermare il mezzo dinanzi al locale, proseguì verso un parcheggio distante qualche centinaio di metri. Approfittando della scarsa illuminazione – sostiene l'accusa – Mangano violentò la ragazza. La vittima tentò in tutti i modi di liberarsi dal suo aggressore e di fronte alla sua resistenza, Mangano decise di desistere dal suo intento. Fondamentale ai fini dell'inchiesta fu l'acquisizione e la visione delle immagini di alcune telecamere posizionate nelle vicinanze del parcheggio. "Siamo certi che in appello dimostreremo l'assoluta innocenza del mio assistito" – ha dichiarato l'avvocato dell'uomo, Innocenza Starace. "Michele Mangano si è fermato in quel parcheggio perché la ragazza aveva avvertito un malore. Le telecamere della videosorveglianza – sostiene l'avvocato Starace – hanno, infatti, immortalato una sosta del mezzo di soli 4 minuti. E' difficile pertanto immaginare che, un'azione criminosa di quel tipo, possa essersi consumata in un tempo così breve. Inoltre nell'innocenza di Michele Mangano credono, con assoluta fermezza, tutte le ragazze che fanno parte del suo corpo di ballo".

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