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Il punto sul terremoto che ha scosso l’Emilia Romagna

Nuove scosse nella notte. Ieri i funerali degli operai. I geologi lanciano nuovo allarme: la terra si è liquefatta.
A cura di Redazione
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La più forte ieri sera alle 23.41, poi per tutta la notte altre scosse di terremoto hanno costretto i cittadini a restare fuori dalle proprie abitazioni. Il ministro Balduzzi decide l’invio dei Nas.

Non c'è pace per l'Emilia Romagna scossa da nuovi terremoti. Ieri, sabato 26, poco dopo le ore 23, un nuovo sisma con una magnitudo locale di 3.8 localizzato tra San Felice sul Panaro, Camposanto e Medolla. Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia della Protezione civile non risultano danni a persone o cose ma la situazione è ancora di estrema tensione e ci sono migliaia di sfollati.

A sette giorni dal terremoto si sono svolti i funerali delle vittime della calamità: a Bondeno, nel Ferrarese, in centinaia a salutare Leonardo Ansaloni, 51 anni, l'operaio rimasto ucciso nel crollo di un capannone della Ceramiche Sant'Agostino, venuto giu' durante il sisma del 20 maggio scorso. A Marmorta di Molinella, pochi chilometri di distanza, doloroso addio anche per un altro operaio, Gerardo Cesaro, deceduto nel crollo della fonderia Tecopress di Dosso. Stesso dolore, a pochi chilometri di distanza, per il saluto a Gerardo Cesaro, 55 anni, originario di Sant'Antimo (Napoli). Per lui, oltre ai fiori bianchi e azzurri, la sciarpa del Napoli, Domani ci saranno le esequie di Nicola Cavicchi, collega di Ansaloni e della nonnina di 102 anni morta a San Carlo. Per i crolli che hanno determinato il cedimento strutturale dei capannoni all'interno dei quali hanno perso la vita gli operai ci sono delle indagini avviate dalla Procura di Ferrara. Obiettivo: stabilire se le normative antisismiche erano state rispettate; lunedì in onore dei lavoratori caduti le Segreterie nazionali di Cgil Cisl e Uil hanno invitato le strutture ad organizzare delle fermate simboliche in tutti i luoghi di lavoro.
Sul fronte assistenza e supporto ai terremotati, la Protezione civile ha allestito le tendopoli per circa 4mila persone, il governo ha annunciato la sospensione dei tributi (in primis l'Imu, l'imposta sugli immobili) e nel dichiarare lo stato d'emergenza il Consiglio dei ministri guidato da Mario Monti ha stanziato 50 milioni di euro. Oggi, domenica, le messe si terranno nelle tende, nelle case di riposo e in tutte le strutture che hanno resistito al terremoto.
Ma c'è un altro allarme che preoccupa: una task force di geologi sta mappando il territorio tra Modena e Ferrara dopo la scoperta della liquefazione delle sabbie, determinata dalla forza sprigionata dalla terra. Il fenomeno ha provocato crepe a strade e case. Si tratta di un fenomeno noto agli esperti ma finora osservato e studiato nei terremoti giapponesi di 7-8 gradi della scala Richter. Di qui l'interesse della comunita' scientifica a cartografare le zone con indici di pericolosità.

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