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Il prof di Bari colpito con pistola giocattolo in classe: “Lavori socialmente utili per i colpevoli”

Pasquale Pellicani, il professore di Bari che è stato colpito con una pistola giocattolo da uno studente in classe all’ISS Romanazzi, ha chiesto per i colpevoli l’espulsione: “Non li denuncio. Andrebbe bene anche la sospensione con i lavori socialmente utili”. Oggi il consiglio di classe straordinario per decidere il da farsi.
A cura di Ida Artiaco
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Non è necessaria l'espulsione, andrebbe bene anche la sospensione con lavori socialmente utili come punizione. Torna sui suoi passi Pasquale Pellicani, il professore di Bari che è stato colpito con una pistola giocattolo da uno studente in classe all'ISS Romanazzi.

Il docente aveva chiesto per l'esecutore materiale del gesto e per chi aveva portato l'arma in classe l'espulsione ma, nel corso di una intervista a Repubblica, ha fatto sapere che per lui "andrebbe bene anche una sospensione con lavori socialmente utili", annunciando anche che probabilmente andrà a insegnare in un altro istituto. "Non li ho denunciati, continuo a chiedere l’espulsione. Non vorrei che in questo modo i due ragazzi non potessero più iscriversi a nessun’altra scuola quest’anno, non so come funzioni. Andrebbe bene anche la sospensione con i lavori socialmente utili, come suggerito dall’associazione dei presidi", ha specificato.

"Da domani sono in malattia – ha spiegato ieri Pellicani -, il mio medico mi ha prescritto almeno una settimana di riposo. Non ho un dolore fisico causato dal pallino partito dalla pistola puntata verso il petto, ma mi sento stonato e debole. Fare lezione diventerebbe un po’ difficile. Sarà l’effetto dello spavento: subito dopo mi sentivo disorientato".

Intanto, oggi all'ISS Romanazzi è in programma il consiglio di classe straordinario a cui Pellicani non parteciperà e durante il quale verrà decisa la punizione per i due studenti. Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro dell'Istruzione e del Merito, Valditara: "Ho sentito oggi la dirigente scolastica dell'Istituto Romanazzi di Bari, dove la scorsa settimana un professore è stato colpito da un pallino di plastica sparato da uno studente. Ho espresso la mia solidarietà alla persona del docente e alla scuola. La vicenda conferma quanto sia urgente affermare il principio che un docente va rispettato in ogni caso e che qualunque offesa o violenza sarà sanzionata in modo efficace.  La cultura delle regole e del rispetto deve partire dalla scuola. La riforma del voto di condotta e dell'istituto della sospensione va proprio in questa direzione. Ora è necessario che il Parlamento la approvi rapidamente. Non casualmente in Consiglio dei Ministri abbiamo previsto la procedura d'urgenza", ha scritto in una nota.

Un episodio del genere a Rovigo lo scorso anno, quando la professoressa di Scienze, Maria Cristina Finatti, 61 anni, era stata bersagliata, all’inizio e alla fine della lezione con pallini di gomma in classe, rischiando di perdere un occhio, da un gruppetto di quattordicenni. In quel caso, dopo qualche mese, gli studenti responsabili di aver aggredito la docente sono stati puniti con i lavori socialmente utili in un’associazione per disabili.

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