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Covid 19

Il presidente del Css Franco Locatelli dice che prima o poi un’altra pandemia arriverà

Un’altra pandemia arriverà secondo Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, che spiega l’importanza di essere pronti e colmare le lacune rese evidenti dall’esperienza del Covid.
A cura di Susanna Picone
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Un'altra pandemia arriverà secondo Franco Locatelli, pediatra e presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), che spiega l'importanza di essere pronti e di colmare le lacune rese evidenti dall'esperienza del Covid.

Secondo Locatelli "quando si ragiona di preparazione vuol dire ragionare in prospettiva", pensare a "quando eventualmente dovesse ripetersi" una nuova pandemia. E secondo il presidente del Css "prima o poi tragicamente si ripeterà una situazione pandemica".

Ragionare in prospettiva vuol dire – spiega l'esperto – lavorare "per evitare che vengano a essere interrotte tutta una serie di attività". "Ricordiamoci che eravamo un Paese in cui il numero dei posti letto nelle terapie intensive era nettamente al di sotto di quelli che sono gli standard raccomandati dalle società scientifiche di settore", ha evidenziato Locatelli durante la tavola rotonda ospitata dal workshop ‘Tre anni di pandemia in 100 Instant Report Altems Covid-19', organizzato dall'Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari (Altems) dell'università Cattolica di Roma.

Ha spiegato quindi che un primo ragionamento è sul garantire la continuità di questi letti nelle terapie intensive, "ripensando magari il modello, parlando di area critica con diversi livelli di intensità di cure e di supporto per rendere il tutto anche sostenibile".

Locatelli ha parlato anche del problema della rianimazione pediatrica: "Ci sono nel nostro paese 6 regioni e una provincia autonoma che non hanno una rianimazione pediatrica. Allora, quando ragioniamo di programmazione e di prepararedness, forse bisognerà pensare anche a questi aspetti".

Secondo l’esperto, nessuno era pronto ad affrontare la pandemia da Covid-19 quando è arrivata, e ci sono pochi dubbi anche che la pandemia ci abbia fatto pagare un prezzo in termini di quelle che si possono definire come "morti indirette".

Parlare di preparedness per il presidente del Css "vuol dire anche elaborare strategie di comunicazione, che deve essere pianificata per essere gestita in maniera ottimale durante situazioni emergenziali. Anche partendo da un presupposto: per i patogeni nuovi vi è un processo di apprendimento e non divenne sconcertare né deludere, né tantomeno disilludere e far perdere fiducia il fatto che la medicina ammetta che c'è una progressiva acquisizione di conoscenze. La stessa storia dei vaccini è stata una storia in divenire".

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