video suggerito
video suggerito

Il piccolo Cesare torna dal padre: era stato rapito nel 2011 dalla madre

Le autorità giudiziarie avevano affidato il bambino alla tutela esclusiva del padre. Dopo ciò la madre rapì il figlio e lo portò in Croazia. Ci sono voluti cinque anni per ritrovare il piccolo e la madre: si nascondeva grazie all’aiuto dei familiari.
A cura di Redazione
31 CONDIVISIONI
Alessandro e Cesare Avenati.
Alessandro e Cesare Avenati.

Ci sono voluti cinque anni per ritrovare Cesare Avenati, il bambino rapito nel 2011 dalla mamma Nina Kuluz. La cittadina croata aveva sottratto il figlio al marito torinese Alessandro dalla casa di Moncalieri per portarlo sull'altro versante dell'Adriatico. Proprio qui, e precisamente a Spalato, la polizia ha potuto ritrovare il piccolo Cesare. Le indagini hanno interessato il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP) della Direzione Centrale della Polizia Criminale, autorità giudiziarie di entrambi i paesi e i canali diplomatici croati.

La Polizia di stato ha precisato che l'operazione si è conclusa con successo proprio grazie alle riunioni operative con la Task Force Interministeriale Interni-Esteri-Giustizia e il coordinamento dello SCIP con gli esperti per la Sicurezza del Dipartimento di Polizia di stato di stanza in Bosnia-Erzegovina e Croazia. Subito dopo la denuncia le indagini furono direzionate verso la Croazia, ma la madre di Cesare è riuscita ad eludere la giustizia per anni grazie all'aiuto dei familiari.

L'affido al padre

Nina Kuluz rapì il figlio dopo la sentenza di affido esclusivo del bambino al padre Alessandro, cui seguì la conferma da parte delle autorità croate nel 2012. Da allora si sono susseguiti gli appelli del padre, che segnalava quanto fosse noto il paese di destinazione della donna e l'urgenza di portare a termine le indagini. Una necessità che poi veniva ribadita anche da appelli in Rete che avevano un seguito ben oltre concittadinanza di Alessandro Avenati. L'ultimo appello pubblicato sulla pagina Facebook "Torna a casa Cesare Avenati" risale a sette mesi fa ed esortava il figlio "a non mollare mai".

31 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views