Il piano del commissario Arcuri per aumentare i tamponi: 200mila test al giorno in autunno
L’Italia punta a raddoppiare i tamponi giornalieri. L’obiettivo è raggiungere quota 200mila test in tutto il Paese. Incrementando non solo i tamponi tradizionali, ma anche i test rapidi in aeroporto, nelle scuole, nelle strutture sanitarie e per il personale delle forze dell’ordine. Un piano che deve passare anche per l’arrivo di nuovi macchinari, in grado di processare gli esami a una velocità ritenuta sette volte superiore rispetto a quella di oggi. Il piano attualmente sul tavolo del commissario straordinario, Domenico Arcuri, viene anticipato dal Sole 24 Ore: in questi giorni è in via di perfezionamento e presto verrà inviato al Comitato tecnico-scientifico per la sua validazione. Il piano di prevenzione punta ad aumentare i test e la capacità di tracciamento dei casi sospetti, soprattutto in vista della riapertura della scuola e dell’arrivo dell’influenza stagionale.
Il piano per aumentare i tamponi
Nel piano si ricorda come a inizio emergenza la media era di 46mila tamponi processati al giorno, con cifre che nell’ultima settimana sono arrivate anche sopra i 100mila test. Ma l’obiettivo è di raddoppiare, toccando quota 200mila a novembre. Finora alle Regioni sono stati distribuiti 13 milioni di tamponi e 9 milioni di kit e reagenti, oltre a 44 macchinari. La volontà di aumentare i tamponi è stata annunciata dal ministro della Salute, Roberto Speranza: “Abbiamo fatto uno sforzo enorme, ormai l’Italia riesce a fare più di 100mila tamponi al giorno e aumenteremo ancora in modo molto significativo nelle prossime settimane, soprattutto di fronte ai rischi che ci stiamo assumendo aprendo altre attività a partire dalla scuola”.
Per Speranza l’obiettivo è che “nei mesi dell’autunno e dell’inverno avremo bisogno di testare il più possibile”. Si vuole seguire la stessa direzione di Francia e Regno Unito, che in questi giorni hanno aumentato i tamponi giornalieri. In Francia si è arrivati al milione a settimana, contro i 620mila dell’Italia. In Inghilterra vengono superati i 150mila test al giorno, ma l’obiettivo è quello di triplicare queste cifre nel giro di poche settimane.
I macchinari di pooling per i tamponi
Per aumentare il numero di tamponi serviranno anche macchinari di pooling, come avviene in Veneto. Così facendo si possono ottimizzare i tempi delle analisi dei tamponi, incrementando i numeri “in media di 7,5 volte”, raccogliendo più test in un’unica provetta. A questo si affiancherà un più massiccio ricorso ai test rapidi antigenici, con risposta che arriva in mezz’ora: sono meno attendibili dei tamponi tradizionali, ma non richiedono 24-48 ore per le analisi. Finora ne sono stati acquistati 255mila e sono stati impiegati soprattutto in porti e aeroporti. L’idea è quella di aumentare il ricorso a questi test soprattutto per alcune categorie e in alcuni luoghi a rischio, come per gli operatori sanitari, il personale delle Rsa e nelle scuole. Poi si attendono anche i test salivari, la cui validazione da parte del laboratorio dello Spallanzani potrebbe arrivare entro fine mese. L’idea, trattandosi di test meno invasivi, è quella di sottoporre a questi test soprattutto gli studenti delle scuole.