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Il pianista Antonello Tonna: sopravvissuto alla Concordia e alla strage di Tunisi

Il musicista lavorava a bordo della Costa Concordia e si salvò nel 2012. Dopo tre anni si è reimbarcato su una Costa, ed oggi è scampato all’attentato di Tunisi.
A cura di D. F.
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Lui si chiama Antonello Tonna e la sua storia è quella di un uomo che, nel giro di tre anni, ha rischiato di morire. Il filo conduttore è sempre stato il suo lavoro di pianista a bordo delle grandi navi, ma mentre nel 2012 scampò alla tragedia della Costa Concordia oggi si è salvato dall'attentato di Tunisi: "È un tragico destino il mio: essere chiamato da giornalisti per dei drammi di cui sono testimone". Antonello è musicista della nave Fascinova ormeggiata oggi a Tunisi, ma lo era anche della Costa Concordia che il 13 gennaio del 2012 urtò uno scoglio a largo dell'Isola del Giglio. Inevitabile che, oggi come allora, si senta un sopravvissuto: "Sto rivivendo – spiega il pianista catanese – le stesse sensazioni del naufragio della Concordia". "E' il mio primo viaggio su una nave Costa dopo la tragedia della Concordia: mi sono imbarcato il 12 dicembre scorso, per finire il prossimo 31 marzo. Ero in un villaggio poco distante da Tunisi – ricostruisce Tonna – quando mia moglie mi ha inviato un Sms per avvertirmi dell'attentato e per informarsi su come stavo. Sono subito rientrato a bordo: sulla nave c'era apprensione, con i passeggeri attaccati ai cellulari per avere notizie. Le uniche notizie che abbiamo – continua – sono quelle che arrivano dalla televisione italiana. Sappiamo per certo che tre bus della Costa erano sul posto, speriamo che tutti rientrino presto sani e salvi".

Sulla nave si vivono ore tremende. Sono in molti ad avere conoscenti in gita al Museo del Bardo e i messaggi dagli altoparlanti si susseguono: "La compagnia è in stretto contatto e con il ministero degli Affari esteri per il pronto rientro a bordo dei passeggeri, le misure di sicurezza sono state prese per dare maggiore tranquillità a tutti: la partenza è posticipata a domani".

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