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Omicidio Altavilla Milicia a Palermo

Il phon rovente, il caffè amaro e la padella: gli strumenti di tortura della strage di Altavilla Milicia

Particolari agghiaccianti continuano a emergere sulla dinamica della strage di Altavilla. Secondo quanto è stato ricostruito, Giovanni Barreca e i due complici avrebbero organizzato un rituale per liberare la moglie e i figli di Barreca dalla presenza del demonio. Prima di morire, per giorni, le tre vittime avrebbero subito torture con diversi oggetti, tra cui un phon e delle catene.
A cura di Eleonora Panseri
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Giovanni Barreca e Antonella Salamone
Giovanni Barreca e Antonella Salamone
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Sono particolari agghiaccianti quelli che da giorni continuano a emergere sulla dinamica della strage di Altavilla, il triplice omicidio scoperto la notte tra sabato 10 e domenica 11 febbraio nel Palermitano.

Antonella Salamone, 42 anni, e i suoi due figli di 16 e 4, Kevin ed Emmanuel, sono stati uccisi dal marito e padre 54enne Giovanni Barreca e da due complici, Sabrina Fina e Massimo Carandente (42 e 51), dopo aver subito torture e violenze. Unica sopravvissuta, la figlia più grande di 17 anni. I quattro, a vario titolo, sono indagati per omicidio e occultamento di cadavere.

Massimo Carandente e Sabrina Fina (Foto Facebook)
Massimo Carandente e Sabrina Fina (Foto Facebook)

Secondo quanto è stato ricostruito fino a oggi dagli inquirenti, gli indagati avrebbero organizzato un rituale per liberare la famiglia Barreca dalla presenza del demonio. Come emerso dai racconti della ragazza sopravvissuta, la 42enne e i due figli sarebbero stati infatti seviziati e uccisi poiché ritenuti posseduti dal male. Un esorcismo che pare sia andato avanti per giorni e a cui avrebbero preso parte tutti, a eccezione del bimbo e della madre.

La villetta della famiglia Barreca ad Altavilla Milicia (Palermo)
La villetta della famiglia Barreca ad Altavilla Milicia (Palermo)

Le torture confermate dall'autopsia: il phon, il caffé amaro, le catene e gli attrezzi da camino

Le violenze raccontate dalla 17enne hanno trovato conferma dopo una prima autopsia effettuata sui resti carbonizzati della madre, il cui cadavere è stato avvolto in una coperta e bruciato, e i corpi dei due fratelli hanno subito maltrattamenti di ogni genere prima di morire. Le vittime, si legge nell'ordinanza di convalida del fermo, "sono state torturate attraverso l'uso di un asciugacapelli rovente su alcune parti dei loro corpi e sulla bocca, attraverso l'uso di alcuni attrezzi da camino incandescenti su varie parti del corpo, sono stati colpiti più volte con una padella".

Al figlio più piccolo sembra sia stato anche "iniettato del caffè amaro in bocca al fine di indurlo al vomito e il povero Kevin veniva legato alle mani e ai piedi con delle catene dietro la schiena in modo da impedirgli la respirazione, sebbene lo stesso abbia strenuamente tentato di difendersi provando ad aggredire la coppia Carandente-Fina".

Giovanni Barreca
Giovanni Barreca

Antonella Salamone è stata torturata da tutti

"È stata torturata con il phon, con la padella e con la pinza per il camino ed io ho assistito. Eravamo in cucina, mia madre era a terra con il volto in giù, ed erano presenti anche Sabrina, Massimo, Kevin e mio padre. La torturavano a turno, sia Sabrina che Massimo", ha riferito nella sua confessione la figlia maggiore di Giovanni Barreca. Alla ragazza, a cui sarebbe stato sequestrato il cellulare, la madre avrebbe più volte chiesto di chiamare i Carabinieri, mentre subiva le torture del coniuge e dei due complici.

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Oggi, lunedì 19 febbraio, presso il plesso comunale Zucchetto è stata allestita la camera ardente per ricordare le vittime, resterà aperta da mezzogiorno circa fino alle 20. Alle 18 don Salvo Priola presiederà un momento di preghiera e di commiato.

Foto di Roberto Marrone (Fanpage.it)
Foto di Roberto Marrone (Fanpage.it)

"Con la certezza di interpretare il profondo sentimento di cordoglio dell'intera Comunità altavillese – le parole del sindaco Pietro Virga -, ho proclamato, d'intesa con gli altri Amministratori comunali, il lutto cittadino per la giornata del 19 febbraio 2024, in cui saranno tumulate le salme di Kevin ed Emmanuel Barreca, tragicamente morti insieme alla madre Antonella Salamone".

Le vittime saranno seppellite nel cimitero di Altavilla, anche se i familiari volevano cremare i corpi e portare le ceneri a Novara. Ma questo è stato negato dalla Procura. Il Comune di Altavilla Milicia ha anche deciso che si costituirà parte civile nel processo sul triplice omicidio. "È stata una scelta maturata e ponderata – ha detto il sindaco – ci sono tutti i presupposti, dal danno di immagine per il mio centro oltre per un vero dolore e smarrimento per quanto successo".

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