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Il personal trainer che si dice “guaritore” dei disturbi alimentari: “I medici non servono, ti vogliono malato”

Si fa chiamare Ezze, è un personal trainer ma si presenta come “guaritore” dei disturbi alimentari, incitando chi ne soffre a stare lontano da medici e ospedali. La sua soluzione, non suffragata da studi e titoli sanitari, prevede di guarire da anoressia, blulimia e binge in qualche settimana, “curando l’intestino”. Lui e altri sono stati denunciati.
A cura di Chiara Daffini
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Sui social è noto come Ezze,  su TikTok conta quasi 50mila follower, ma il suo nome, almeno quello rivelato, è Ezechiele Ligabue, personal trainer veneto che si dichiara in possesso della "soluzione" per risolvere definitivamente e in soli novanta giorni i disturbi del comportamento alimentare, patologie che, secondo tutti i protocolli medici, richiedono da mesi a anni per la completa remissione.

Stiamo parlando di anoressia, bulimia, binge eating disorder, vigoressia e tanti altri tipi di rapporto disfunzionale con cibo e corpo, malattie psichiatriche serie, che mietono solo in Italia quasi quattromila morti l'anno, soprattutto fra i più giovani, tanto da essere la seconda causa di morte negli adolescenti dopo gli incidenti stradali.

Ezze, il personal trainer "guaritore"

Dalla pagina Instagram di Ezze
Dalla pagina Instagram di Ezze

Ebbene, la soluzione di Ezze per curarle è molto lontana da quelle prospettate da medici ed esperti, che il tema lo studiano da decenni. Facendo leva sulla sua esperienza personale passata – che racconta essere di estrema magrezza e di abbuffate, non specificando però se abbia mai avuto un disturbo alimentare – Ezze giunge alla conclusione che i disturbi del comportamento alimentare non siano una malattia mentale, bensì una condizione generata dall'intestino.

Secondo questo principio, basterebbe, per il personal trainer, eliminare alcuni alimenti fondamentali come quelli contenuti nella dieta mediterranea e soprattutto allontanarsi da medici, psicologi e nutrizionisti. "E se loro ti volessero malato?", chiede Ezze ai suoi followers. "Pensaci – li incalza – fai comodo alle loro tasche".

In un reel pubblicato di recente il personal trainer, mentre si mostra davanti a un piatto di carne e verdure, spiega come mai – titolo del video social – "Gli psicologi sono inutili in un percorso di dca (disturbi del comportamento alimentare, ndr)": “Dopo aver trasformato la vita di centinaia di persone ed aver riempito le caselle in evidenza di testimonianze, posso tranquillamente dire che psicologi, psichiatri ecc sono completamente inutili se ti abbuffi, se ti metti le dita in gola, se hai una dieta restrittiva e pensieri ossessivi sul cibo” si legge nella caption del video. Poi rincara la dose:”Smetti di credere a professionisti che parlano come automi come da protocollo. Il protocollo è studiato per tenerti malato e quando te ne renderai conto, sarà il momento in cui ne uscirai”.

Ezze, "Vogliono tenerti malato"

Secondo il personal trainer, dunque, i medici farebbero di tutto per mantenere malati i pazienti a scopo di lucro. Ovviamente, oltre a esporre queste teorie cospirazioniste, anche Ezze si fa pagare, pur non avendo alcun titolo di studio sulla cura dei disturbi del comportamento alimentare. Sul suo sito lo slogan non lascia spazio a grandi interpretazioni: "RISOLVI la tua dipendenza da zuccheri e trasforma la tua salute, il tuo corpo e la tua mente in 30 giorni, a soli €99". Nella presentazione del pacchetto Ezze spiega di lavorare insieme ad una biologa nutrizionista.

Tanti gli hanno fatto notare la pericolosità dei suoi messaggi e lui risponde così: "La differenza tra me e i vostri amici psicologi/psichiatri è che io ho in evidenza le cartelle che scoppiano di risultati, loro no". I suoi risultati sono alcune testimonianze di persone che dicono di aver risolto i loro problemi con il cibo facendo palestra e mangiando come dice Ezze, ma sappiamo bene che l'ossessione per il fisico e per il cibo, anche se traslata in ambito sportivo, resta sempre e comunque un disturbo dell’alimentazione.

Il punto che è doveroso mettere in evidenza non è tanto e solo il fatto che il signor Ezze pare svolga una professione per cui non è qualificato, quanto soprattutto che tale esercizio metta a rischio la salute di persone già fragili: sminuendo la portata di una malattia mortale, rafforzando lo stigma sulla psicoterapia e demonizzando la funzione, essenziale, dei centri per i disturbi del comportamento alimentare.

Di più: i disturbi alimentari sono malattie egosintoniche, in cui cioè chi ne soffre si identifica con la patologia stessa, motivo per cui fa estremamente fatica a chiedere aiuto, crede di non essere malato anche quando rischia la vita. Non è difficile comprendere come messaggi come quelli veicolati da Ezze rinforzino questo meccanismo pericoloso.

Il travestimento di Halloween

Ma non solo il sedicente guaritore punta il dito contro i medici, lo fa anche contro i centri in cui le persone malate di disturbi alimentari vengono curate, criticandone i metodi (per esempio il fatto che nelle strutture venga impedito di fare sport a persone senza nutrimento e ossessionate dall’attività fisica con lo scopo di bruciare calorie e modellare il corpo). Sono strutture, ancora troppo poche in Italia, che hanno salvato migliaia di persone e Ezze le sbeffeggia, come in un post dello scorso ottobre: "Per Halloween mi travesto da centro per i disturbi alimentari, voglio vincere la maschera più inutile della storia”.

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Non siamo i soli a esserci accorti di questa deriva pericolosa. L’avvocata Camilla Fasciolo insieme al Progetto di co-educazione digitale “Eretica sociale” sta portando avanti una battaglia contro quelli che lei definisce dei “fuffaguru”. Cosa sono? “Si tratta di coach ed esperti di un determinato settore che in realtà non hanno nessuna competenza scientifica e professionale per occuparsi di quel determinato campo”.

La denuncia in Procura

Il caso di Ezechiele, insieme a un’altra sessantina di profili è finito all’interno di una denuncia presentata alcuni mesi fa dall’avvocata Fasciolo in Procura a Genova. “Stiamo parlando di persone che offrono piani nutrizionali, trattamenti psicologici o pedagogici e sanitari senza avere nessun tipo di competenza e studio per farlo e perciò quello che dicono e fanno sui social può diventare molto pericoloso e potrebbe configurarsi un reato”. Le ipotesi di reato presentate nella denuncia sono abuso della professione e truffa. Ora la palla passa appunto ai pm, che pare abbiano aperto un fascicolo.

Una comunicazione pericolosa anche secondo Maruska Albertazzi, giornalista e attivista nella lotta contro i disturbi del comportamento alimentare. “Chi soffre di un dca spesso è disperato e disposto a fare qualsiasi cosa pur di guarire. Tutto si fonda sulla capacitò carismatica dell’operatore che ti propone questo risultato, ma in realtà dietro non c’è nulla di concreto. Sstiamo parlando di un effetto placebo invece che una vera guarigione”.

(Ha collaborato Simona Berterame)

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