Il papà di Mattia, il bimbo disperso nelle Marche: “Senza lui non ho nulla da perdere, è la mia vita”
"In te giorni ho dormito un'ora e mezza. Vorrei ribaltare ogni tronco, ogni filo d'erba per ritrovare Mattia. Io devo trovarlo, poi comunque vada sarà con me. La sera di giovedì. quando sono corso la prima volta al ponte di mattoni a cercarlo, un carabiniere mi ha detto di allontanarmi perché stavo rischiando la vita. Gli ho risposto che non ho più nulla da perdere perché la mia vita è quel bambino". Sono le parole strazianti di Tiziano Luconi, il papà del piccolo Mattia disperso a Contrada Coste, nelle Marche.
Il 38enne sta setacciando la zona da giorni nel tentativo di ritrovare il figlioletto di 8 anni disperso in seguito all'alluvione che ha travolto e devastato la regione. "Finora hanno cercato Mattia coi droni e gli elicotteri, ma niente da fare – ha spiegato Luconi in un'intervista al Corriere della Sera -. Ho lanciato un appello per l'utilizzo dei cani molecolari".
Erano le 20.30 circa quando Mattia è stato trascinato via dall'acqua. Il piccolo era salito in auto con la mamma intorno alle 20.05 per tornare nella loro casa di San Lorenzo in Campo.
"Mattia mi ha salutato dal finestrino per tutto il tempo. Non ha smesso di agitare la manina finché l'auto non è sparita dietro la curva. Intorno alle 20.30 arriva la telefonata di mio cognato che mi dice che Silvia non era ancora arrivata a casa col bambino. Così sono uscito e ho percorso la stessa strada che avrebbero dovuto fare loro. Quando sono arrivato al ponte di mattoni ho visto tronchi enormi sulla carreggiata e un mare di fango".
Il bambino era in braccio alla mamma quando l'acqua lo ha trascinato via. La donna, ancora ricoverata in ospedale a Senigallia, ha raccontato di aver provato a resistere alla forza della corrente, ma di non essere riuscita a trattenere il bimbo al petto.
"Non ho ancora parlato con lei di quanto accaduto – ha spiegato Luconi -. Lei è sconvolta, non è il caso. Se ripenso a quei tronchi giganteschi mi crolla ogni speranza di ritrovarlo, è come aver assistito a un bombardamento. Io sento che Mattia è lì dove hanno ritrovato i brandelli della sua felpa, tra il ponte di mattoni e la casa degli animali".
Poi l'ultima frase carica di speranza: "Voglio pensare che sia solo svenuto o che si sia nascosto: lui è un bimbo autistico molto intelligente, potrebbe aver cercato riparo".