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Il papà della 13enne pestata dalle ex compagne di scuola: “Ragazze vanno aiutate, ma anche fermate”

“Sono ragazze che hanno dei problemi e per questo devono essere aiutate, ma vanno anche fermate”. È questo il commento del papà della 13enne picchiata da ex compagne di scuola con schiaffi, spintoni e calci mercoledì 24 gennaio. Il pestaggio è avvenuto in strada a Padova, nel pomeriggio, davanti una scuola media. L’uomo ha denunciato le tre 14enni ai carabinieri.
A cura di Eleonora Panseri
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"Sono ragazze che hanno dei problemi e per questo vanno aiutate, ma vanno anche fermate, per questo le ho denunciate e confido nell’opera dei Carabiniere". Queste le parole del papà della 13enne picchiata da ex compagne di scuola con schiaffi, spintoni e calci nel pomeriggio di mercoledì 24 gennaio a Padova. L'uomo, intervistato dal Gazzettino, si è rivolto agli uomini dell'Arma della stazione di Padova Principale.

Le bulle hanno un anno più della loro vittima e frequentano le superiori. Sembra che anche negli anni scorsi abbiano già ricevuto sanzioni disciplinari sempre per atti di bullismo avvenuti quando erano studentesse della scuola media – la stessa ancora frequentata dalla 13enne. Il pestaggio è avvenuto in strada e alla luce del giorno ed è stato ripreso con un cellulare da una quarta giovane  per poi essere postato in rete sulle piattaforme social. La vittima lo ha visto in una storia su Instagram pubblicata da una delle ragazzine ed ha subito avvisato i genitori che hanno allertato le autorità. La ragazzina colpita da un calcio in testa ha riportato un trauma cranico con prognosi 3 giorni, ma i profili social delle tre bulle sono stati cancellati.

Il video del pestaggio

Nelle immagini si vede una delle ragazzine, quella che sembra la ‘capa' del gruppetto, intimidire la 13enne dicendole: "Le ca****e che escono dalla tua bocca fanno male". Subito dopo, la stessa ragazza sferra uno schiaffo in pieno volto alla sua vittima.

Interviene poi un'altra ragazzina che prende la 13enne per i capelli, la strattona e le dà un pugno sulla testa. La giovane tenta di ripararsi buttandosi a terra, ma qui riceve un calcio. Il filmato si interrompe quando una donna si avvicina in bicicletta alle quattro e chiede alla più piccola se abbia bisogno di aiuto o di avvertire la polizia.

La reazione dei genitori dei compagni della 13enne

Il video però è finito anche nelle chat dei genitori della scuola che hanno riconosciuto l'impegno dell'istituto nella prevenzione di questi fatti, ma si aspettano interventi ancora più efficaci. "Per quanto il fatto sia accaduto all’esterno dell’istituto scolastico (anche se, in realtà, a solo qualche metro dalla recinzione) credo che l’educatore lo sia a tempo pieno, anche se la scuola in questo caso non ha responsabilità diretta", ha commentato una mamma.

"Sono anche convinta che la scuola abbia il dovere di intervenire a sostegno della ragazzina vittima di bullismo e della sua famiglia. Ritengo inutile anche cercare le motivazioni di quanto sia accaduto, pare si tratti di gelosia per uno studente molto ambito da più ragazzine, quello che agli adulti appare un futile motivo. É però molto angosciante constatare a cosa i social hanno condotto i ragazzi. Il pestaggio filmato e postato, e nel video che abbiamo visto le bulle si pavoneggiano", aggiunge.

Il commento dell'istituto: "Grave che i genitori abbiano fatto girare il video nelle chat"

"Noi siamo sempre molto attenti a questi temi, abbiamo anche creato una rete per prevenire la dispersione scolastica, il bullismo e altre problematiche, alla quale si possono segnalare situazioni particolari. Abbiamo istituito un tavolo con assistenti sociali, polizia locale e centri di animazione e stiamo anche stilando un protocollo di intervento. Abbiamo coinvolto le scuole di ogni ordine e grado, anche le superiori, che hanno sede nel quartiere", è il commento la vicepreside dell'istituto.

La vicepreside spiega anche che nella scuola viene svolto un capillare lavoro di prevenzione. A settembre, per esempio, è stata organizzata una serata in collaborazione con la Consulta di quartiere proprio sul bullismo ed il disagio giovanile. "Noi abbiamo avvisato chi di competenza perché l’episodio si è verificato fuori dalla scuola, spetta alla famiglia presentare la denuncia. Noi lo abbiamo saputo il giorno del pestaggio e ci siamo subito attivati, avevamo Consiglio d’Istituto alle 18. Consideriamo molto grave che i genitori abbiamo fatto girare il video nelle loro chat", conclude.

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