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Il paese isolato per colpa delle buche: “Così uccidete noi e il turismo”

In Abruzzo, sale la protesta dopo la chiusura della strada Frentana, una delle arterie principali che collega Campo di Giove. E’ nato anche un Comitato spontaneo di cittadini per avviare un dialogo con la Provincia dell’Aquila.
A cura di Simone Nocentini
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Ci troviamo in uno dei luoghi più spettacolari e affascinanti d'Italia, dove è possibile allontanarsi dalla frenesia cittadina, per abbandonarsi allo spettacolo della natura. Stiamo parlando del Parco Nazionale della Majella, istituito nel 1991 e compreso tra le province di L'Aquila, Pescara e Chieti, in Abruzzo.

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Poche sono le arterie stradali che collegano queste zone e, nella maggior parte dei casi, il loro stato di manutenzione non è sufficiente a garantirne il normale transito dei veicoli. In particolar modo, la strada provinciale 12 Frentana, suggestiva via di comunicazione situata tra i 1100 e i 1300 metri, e una delle poche vie d'accesso da sud a Campo di Giove, verso il Parco Nazionale della Majella.

A febbraio, nonostante la sua fondamentale funzione di collegamento, la Provincia dell'Aquila ha deciso di chiuderne un tratto con un'ordinanza a causa delle "intense precipitazioni atmosferiche verificatesi durante l’attuale periodo invernale che avrebbero provocato la presenza di buche e il cedimento strutturale del manto stradale", giustifica la Provincia.

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Una motivazione che ha fatto infuriare non poco tutti i cittadini della zona che, data la chiusura di una delle poche vie d'accesso, ha visto un netto calo degli introiti turistici invernali, in un territorio che vive quasi esclusivamente di questo.

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Il 25 febbraio scorso, addirittura, è nato il Comitato spontaneo di cittadini "Frentana Aperta", che vuole cercare di stabilire un dialogo con l'amministrazione comunale di Campo di Giove e la Provincia dell'Aquila.

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"Per noi si tratta di una via di collegamento fondamentale, perchè Campo di Giove vive quasi esclusivamente di turismo invernale. Chiudere questa strada equivale a scoraggiare moltissimi turisti che, ogni anno, affollano le nostre zone", ha commentato Mimmo Curciarello, portavoce del Comitato "Frentana Aperta".

Questa strada, infatti, rappresenta la via d'accesso più comoda a Campo di Giove, per chi proviene da Campania e Puglia: "Ci sentiamo presi in giro dalla Provincia dell'Aquila: le motivazioni con le quali hanno giustificato la chiusura di quel tratto di strada non reggono. Durante questi anni, sulla strada non è stato attuato nessun lavoro di manutenzione, e ora ci ritroviamo in questa situazione assurda – aggiunge Curciarello -. Abbiamo avviato un dialogo con il Comune di Campo di Giove e con il Presidente della Provincia, Angelo Caruso. Ci ha garantito, sotto campagna elettorale, un investimento di 38.000 euro per il rifacimento del manto stradale e ci ha promesso di incontrarci a metà marzo. Al momento non abbiamo ricevuto nessuna chiamata e non si è visto nessuno da queste parti. A noi le promesse non bastano: vogliamo i fatti".

Il Comitato è deciso e determinato a continuare la propria battaglia per la riapertura della strada Frentana: "Se la situazione non dovesse cambiare, abbiamo in programma di manifestare, di farci sentire in modo energico. Questa situazione crea un danno all'intera economia locale e c'è bisogno di trovare una soluzione alla svelta", ha concluso Curciarello.

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