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L'omicidio di Melania Rea

Il padre di Melania Rea: “Per un dolore senza fine serve una pena senza fine”

Gennaro Rea, padre di Melania, ha commentato la sentenza di condanna a 20 anni inflitta a Salvatore Parolisi e considerata troppo bassa.
A cura di D. F.
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"Per un dolore senza fine serve una pena senza fine". A parlare, in un'intervista rilasciata a Estate in Diretta, è Gennaro Rea, padre di Melania, che ha evidentemente voluto criticare una sentenza – quella a 20 anni di reclusione inflitta a Salvatore Parolisi – giudicata troppo lieve. Due giorni fa la Corte di Cassazione ha emesso come ricorderete la sentenza definitiva sull'omicidio di Melania Rea condannando l'ex marito a 20 anni e rivedendo quindi a ribasso la pena comminata in appello a 30 anni. Secondo i giudici andava esclusa l'aggravante della crudeltà.

Melania Rea, giovane mamma di Somma Vesuviana, in provincia di Napoli, venne uccisa il 18 aprile del 2011 mentre, insieme al marito Salvatore Parolisi e alla figlia Vittoria, si era recata al Colle San Marco di Ascoli Piceno, nelle Marche, per una gita. Due giorni dopo la scomparsa il corpo fu ritrovato nel vicinissimo bosco di Ripe di Civitella (Teramo). L'inchiesta degli inquirenti si concentrò sui racconti di chi si trovava con Melania, appunto il marito Parolisi, arrestato qualche mese dopo, e stabilì che la donna venne assassinata con 35 coltellate. Parolisi, dal canto suo, ha sempre dichiarato di essere innocente, di non essere stato lui a uccidere la moglie Melania. Secondo la famiglia della donna la pena inflitta è troppo bassa.

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