Il nuovo libro di Elena Ferrante uscirà il 17 novembre: parlerà anche di Dante
Dopo il successo transoceanico de "La vita bugiarda degli adulti", Elena Ferrante torna in libreria con un nuovo libro, "I margini e il dettato". Si tratta di un saggio dedicato alla scrittura, in cui l'autrice della tetralogia de "L'amica geniale" racconterà alcuni retroscena della propria "avventura dello scrivere".
"I margini e il dettato", il nuovo libro di Elena Ferrante
Pubblicato, come tutti gli altri libri scritti da Ferrante, dalla casa editrice romana Edizioni E/O, "I margini e il dettato" è un testo di non fiction composto da 4 saggi: la prima parte raccoglierà tre lezioni destinate ai cittadini di Bologna in concomitanza delle "Umberto Eco Lectures", che si terranno nel capoluogo emiliano a partire dal 17 novembre (le tre lectio magistralis, "La pena e la penna", "Acquamarina" e "Storie, io" saranno rappresentate in teatro in occasione della manifestazione da Manuela Mandracchia); la seconda, invece, enucleerà un testo dedicato a Dante Alighieri, che l'autrice ha composto per la chiusura del convegno dell'Associazione degli italianisti dedicato al Sommo Poeta. Si intitola "Il nuovo alfabeto di Dante, le parole di Beatrice".
Il ritorno di Elena Ferrante
Elena Ferrante è, senza timore di smentite, l'autrice italiana più conosciuta all'estero: i suoi libri si sono rivelati capaci di bucare il mercato americano, facendo guadagnare alle sue "Neapolitan Novels" lo status di classici contemporanei a tutti gli effetti. L'ultimo romanzo pubblicato dall'autrice – che ha sempre rivendicato e mantenuto la scelta dell'anonimato – è "La vita bugiarda degli adulti" (dal quale sarà tratta anche una serie tv). Nel 2021 le sono stati conferiti due premi di caratura internazionale: il Belle van Zuylen dell’International Literature Festival di Utrecht per l’insieme della sua opera e il Sunday Times Award for Literary Excellence. Da anni in onore di Nobel, Ferrante ha recentemente fatto sapere di avere da anni un sogno nel cassetto: un romanzo scritto in gioventù e ispirato da una performance dell'artista serba Marina Abramović.