Il numero dei morti per Covid-19 è diminuito del 95% dall’inizio dell’anno
Dall'inizio del 2023 il numero delle persone morte per Covid-19 è diminuito del 95%. Lo annuncia l'Oms, l'Organizzazione mondiale per la Sanità, secondo cui entro la fine dell'anno potrebbe essere dichiarata la fine della pandemia. “Siamo molto incoraggiati dal costante calo dei decessi segnalati per Covid-19”, le parole del direttore mondiale dell'organizzazione, Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Nella conferenza stampa settimanale, ha fatto il punto sulla pandemia esponendo i numeri dei decessi e dicendosi del fatto che entro il 2023 si potrà "dichiarare la fine del Covid come emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale". Tedros Adhanom Ghebreyesus ha però specificato che "alcuni paesi stanno registrando aumenti e 14mila persone, nelle ultime quattro settimane, sono morte a causa di questa malattia".
“L'emergere della nuova variante XBB.1.16″, ribattezzata Arturo, "mostra che il virus sta ancora cambiando ed è ancora in grado di causare nuove ondate di malattie e morte", ha aggiunto il direttore dell'Oms. Questo conferma che il "virus resterà con noi e tutti i paesi dovranno imparare a gestirlo insieme ad altre malattie infettive".
Proprio sulla variante Arturo, presente anche in Italia, è intervenuto Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore Sanitario dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi e Professore associato di Igiene Generale e Applicata dell'Università di Milano. “Può darsi che provocherà come in India un rialzo dei contagi – ha spiegato a Fanpage.it – ma niente paura: abbiamo raggiunto una buona immunità ibrida per cui al momento possiamo stare tranquilli”.
Un altro tema centrale nella valutazione del virus da parte dell'Oms è quello dei sintomi a lungo termine: “Si stima che un'infezione su 10 si traduca in condizioni post Covid – ha concluso – questo suggerisce che centinaia di milioni di persone avranno bisogno di cure a lungo termine ”.