Il nonno morì per amianto, nipote risarcito con 45mila euro perché “erano molto legati”
L'amore che provava per il nonno, le attenzioni che da lui riceveva, il tempo trascorso insieme hanno un valore. Ed è un valore anche economico. Di conseguenza se il nonno muore ucciso dall'amianto perché chi doveva proteggerlo non lo ha fatto, impedendo così all'uomo di continuare ad effondere il suo affetto, il nipote deve essere risarcito.
A stabilirlo è stato il tribunale di Genova che ha quantificato il valore economico di quelle attenzioni e di quell'affetto venuti meno: il nipote deve ricevere 45mila euro. E a pagarli deve essere il ministero della Difesa. Perché quel nonno, morto per una patologia collegata all'esposizione all'amianto lavorava, come dipendente civile, all'Arsenale della Marina militare della Spezia.
Il Tribunale di Genova ha condannato il Ministero della Difesa a risarcire complessivamente la famiglia del lavoratore con 700mila euro. Si tratta di un risarcimento per danni non patrimoniali, quelli che correntemente vengono definiti ‘danni morali'. Dei 700mlia euro, 45mila vanno al nipote, 235mila alla vedova e 228mila e 195mila ai due figli.
Il ragazzo era fortemente legato ai nonni che lo avevano accudito per anni e questo ha convinto il giudice a coinvolgerlo nel risarcimento. Il giudice Alberto La Mantia ha accolto la domanda a vantaggio del giovane, su richiesta dell'avvocata Elisa Ferrarello dello studio legale Frisani di Firenze. L'operaio aveva lavorato nella base navale spezzina dal 1958 fino al pensionamento, nel 1994. Nel 2016 gli era stato diagnosticato un tumore e da lì a poco era deceduto.
Tra gli elementi determinanti l'ammontare del risarcimento, per la parte della vedova l'essere sposata da ben 62 anni, i figli che erano stati costretti a cambiare stile di vita per accudire il padre dall'insorgere della malattia, mentre il nipote era fortemente legato ai nonni e questo ha convinto il giudice a coinvolgerlo nel risarcimento. "Vedremo se adesso il Ministero della Difesa appellerà la sentenza", ha commentato l'avvocata Ferrarello. Nel giugno del 2022 il tribunale della Spezia aveva già condannato il ministero della Difesa al pagamento di 100mila euro a vedova e figli per la ‘perdita parentale'.