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Il Natale che demoralizza, la depressione natalizia e i rimedi per chi ne soffre

Non sono pochi quelli che considerano il Natale come uno dei momenti più cupi dell’anno facendosi prendere da quella che gli esperti chiamano la depressione natalizia. I consigli degli esperti per contrastare le occasioni di stress e tristezza tipiche della fine dell’anno.
A cura di A. P.
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Il Natale dovrebbe essere gioia e momenti di felicità da passare con amici e famiglia, ma per alcuni gli addobbi, le luci colorate, i regali e le canzoni tipiche del periodo hanno esattamente l'effetto opposto generando tristezza, delusione e malinconia: vale a dire un passo dalla depressione. Per questi soggetti il periodo natalizio è quanto di più lontano dall'immagine da cartolina proposta dai media e al contrario lo considerano come uno dei momenti più cupi dell’anno. Un fenomeno non nuovo e che gli esperti hanno già codificato in più occasioni identificandolo come "Christmas Blues" o più semplicemente "depressione natalizia".

Una sindrome che colpisce soprattutto persone che hanno avuto recenti cambiamenti nella loro vita. Del resto, è proprio in questo periodo che si pensa a quello che è stato fatto facendo un bilancio dell'anno con l'approssimarsi della sua conclusione. "Le statistiche dicono che, in questi periodi dell’anno, a sentirsi giù di tono è addirittura una persona su due. Un problema talmente diffuso da aver preso il nome di Holiday Blues: la malinconia da vacanze", ha spiegato a La Stampa il direttore sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano, aggiungendo: "Le festività in generale, ma soprattutto quelle natalizie, ci fanno ricordare la perdita di affetti, la fine di una relazione o lutti più o meno recenti. Rallenta il ritmo lavorativo, abbiamo più tempo per pensare, si sta di più con la propria famiglia, e, quindi, le questioni irrisolte con i propri affetti tornano a galla".

"La principale manifestazione del Christmas Blues è l'anedonia, un'incapacità di trarre piacere dalle celebrazioni", ha spiegato invece  il direttore del reparto di Psichiatria del Policlinico Gemelli, ricordando che i sintomi sono "un abbassamento dell’umore, fenomeni di demotivazione e una mancanza di partecipazione, nel momento in cui si viene coinvolti . Per alcuni tutto ciò si accompagna ad insonnia, crisi di pianto, pensieri negativi e ansia". Qualcuno invece potrebbe ripiegare sul cibo con frequenti comportamenti di abbuffata emotiva.

I più colpiti sono coloro i quali hanno una sensibilità accentuata e risentono degli eventi ma anche del clima che li circonda. Del resto per alcuni più che alle festività i sintomi sono imputabili alla stagione che è caratterizzata da breve giornate, più ampio periodo di buio e freddo. I rimedi possono essere diversi. In primo luogo bisognerebbe ridurre le aspettative ma anche uscire dagli schemi,  ad esempio non sentendosi obbligati a fare sempre le stesse cose e non pensando al divertimento come un obiettivo trovando il coraggio di dire no. Infine è importante non cambiare troppo il ritmo di vita perché a volte è proprio il cambiamento radicale a generare malessere.

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