Il mistero di Alice Neri: fiaccolata per chiedere verità e giustizia per la mamma uccisa e bruciata
“Vogliamo giustizia. Un assassino è a piede libero ed è fondamentale catturarlo prima che altre donne rischino di subire ciò che ha subito mia sorella poiché non vi è nulla di più terribile", così il fratello di Alice Neri chiede agli investigatori di accelerare nelle indagini sulla morte della giovane mamma di Rami di Ravarino trovata carbonizzata nel baule della propria auto a Fossa di Concordia il 18 novembre scorso.
Per ricordare la donna ma anche per tenere alta l’attenzione sulla vicenda ancora avvolta nel mistero, ci sarà una grande fiaccolata per Alice Neri il fine settimana della prossima settimana, organizzata dal fratello di Alice in collaborazione con le associazioni contro la violenza alle donne.
Una passeggiata con amici e parenti della donna a circa un mese dalla sua terribile fine, ma aperta ovviamente anche a tutti quelli che vorranno, per chiedere verità e giustizia per Alice. Si attende una nutrita partecipazione e non a caso l’appuntamento è per domenica 18 dicembre, nel centro storico di Modena, preferita rispetto a Ravarino, dove Alice risiedeva con il marito e la figlia di quattro anni, con l’obiettivo di una partecipazione importante.
Intanto le indagini degli inquirenti vanno avanti per stringere sempre di più il cerchio attorno al terzo uomo, la persona che avrebbe intercettato Alice Neri dopo l’uscita serale con un amico mentre tornava a casa dal marito.
Gli inquirenti stanno scandagliando fotogramma per fotogramma i video delle telecamere di sicurezza delle strade che ha percorso la sua vettura nelle ore della sparizione ma si stanno concentrando anche sui possibili contatti che la donna potrebbe aver avuto nelle settimane e nei giorni precedenti.
Importanti son anche gli esami sulle celle telefoniche visto che resta anche il giallo del telefono mai ritrovato e l’ultima localizzazione al bar nonostante lei si fosse già allontanata, come mostrano le telecamere. L'ipotesi, però, è che intorno alle 3.40 di quella mattina il telefono fosse già nelle mani dell'assassino.
Gli indagati restano come atto dovuto il marito Nicholas Negrini e l’amico di Alice l’ultimo ad averla vista in vita ma gli inquirenti da tempo si stanno concentrando sulla pista del presunto terzo uomo. Un altro collega o comunque un conoscente che possa essere avere in qualche modo fatto parte del passato della 32enne. Una prima svolta decisiva per risolvere il mistero della morte di Alice Neri potrebbe arrivare nei prossimi giorni con i risultati dell’autopsia e del dna sui resti che potrebbero confermare o smentire definitivamente alcune piste