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Il mistero della morte di Peppe Ottaviano, l’avvocato a Fanpage: “Ucciso in modo brutale, indagini in corso”

Intervistato da Fanpage.it l’avvocato Luigi Piccione, legale della famiglia di Giuseppe Ottaviano, il 41enne trovato morto all’interno della casa di famiglia a Scicli, nel Ragusano, il 12 maggio, ha fatto il punto sulle indagini. “Al momento in Procura c’è il massimo riserbo. Sono stati disposti ulteriori accertamenti di natura tecnica”, ha spiegato.
A cura di Eleonora Panseri
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"Al momento in Procura c'è il massimo riserbo. Quello che so, dagli atti formali che mi vengono notificati, è che fino a un paio di settimane fa sono stati disposti ulteriori accertamenti di natura tecnica. Quindi, stanno procedendo con questo tipo di indagini".

A parlare è l'avvocato Luigi Piccione, legale della famiglia di Giuseppe Ottaviano, il 41enne trovato morto all'interno della casa di famiglia a Scicli, nel Ragusano, domenica 12 maggio.

A dare l'allarme erano stati alcuni familiari che entrando nell'abitazione avevano trovato il corpo dell'uomo riverso a terra nella stanza da letto e con ferite al volto. Se inizialmente era stata valutata anche l'ipotesi della caduta accidentale, l'autopsia effettuata pochi giorni dopo ha tolto ogni dubbio. Ottaviano sarebbe stato ucciso di botte.

Oltre a due ferite alla testa e la frattura del setto nasale, che il medico legale aveva già refertato durante una prima analisi esterna del cadavere al momento del ritrovamento, l'autopsia ha riscontrato ulteriori traumi subiti dalla vittima alle costole e al cranio.

"Io all'autopsia ero presente e le posso confermare, perché l'ho visto con i miei occhi, che è stato ammazzato, su questo non ci sono dubbi, e anche in modo brutale. È stato proprio picchiato a morte e per me non si tratta di un omicidio di una persona che è andata lì per uccidere in modo lucido", ha spiegato ancora l'avvocato Piccione.

Il legale, parlando delle ipotesi investigative, ha infatti escluso il furto finito male ma contemplato altre piste, come quelle del debito di droga o dell'omicidio legato a questioni sentimentali.

"Viene difficile pensare che per un debito si ammazzi così una persona. Anche se non sono più un avvocato di primo pelo e ho conosciuto criminali per i quali la vita di una persona vale quanto quella di una mosca. Ci sono anche queste persone che fortunatamente non si incontrano tutti giorni ma esistono e sono tante", spiega Piccione.

Il legale poi aggiunge: "Io non ho nessuna evidenza di questo, non si aggancia a conoscenza di fatti o altro, ma non escluderei nemmeno l'ipotesi della gelosia, di qualcuno che ha perso la testa per questioni di donne".

Secondo alcune indiscrezioni, rivelate dalla stampa locale, il 41enne quella sera in casa non sarebbe stato solo ma con alcuni amici. Cosa sia successo nelle ore seguenti resta tuttavia un mistero. Per questo, gli inquirenti hanno disposto accertamenti anche sul cellulare della vittima e sui tabulati telefonici.

"Gli inquirenti, dagli atti formali che sono obbligati a notificare, stanno procedendo con tutta una serie di accertamenti tecnici, come già detto. Ma diciamo che, se è facile arrestare le persone, il difficile è poi portare al giudice le prove per confermare che si tratti del responsabile. Ci vogliono evidenze che un domani un qualsiasi giudice deve poter valutare in maniera appropriata, non si possono fare i processi sul ‘si dice'", conclude il legale.

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