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Il misterioso caso di Bianca, ancora positiva dopo 56 giorni e sei tamponi: “Non ce la faccio più”

Bianca è una ragazza di 22 anni di origine rumena che vive da sempre a Bologna: è stata la prima contagiata dal Covid-19 nel capoluogo emiliano ma dopo oltre 50 giorni in isolamento e ben cinque tamponi negativi (uno in realtà ha dato esito “incerto”) non ha ancora terminato la sua lunghissima quarantena. “Sto bene, non ho più sintomi da inizio marzo -racconta a Fanpage.it-. Non ce la faccio più: non vedo l’ora di poter uscire anche solo per una passeggiata”
A cura di Beppe Facchini
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"Come sto adesso? Fisicamente bene, anzi molto bene, come se non avessi avuto nulla". Peccato che invece le cose non stiano esattamente così. Bianca Dobroiu è una ragazza di 22 anni di origine rumena che vive a Bologna insieme a sua madre. A fine febbraio è stata la prima persona contagiata dal Covid-19 nel capoluogo emiliano e oggi, nonostante tutti i sintomi del virus siano finalmente spariti e dopo ben 56 giorni di isolamento, la giovane risulta ancora positiva al Coronavirus. "Non ce la faccio più, dopo quasi due mesi sono al limite" racconta Bianca a Fanpage.it

La sua disavventura è iniziata il 27 febbraio scorso con i primi sintomi: febbre sopra i quaranta, tosse, dolori dappertutto, mal di testa e infine il ricovero, il giorno successivo, e l'esito terribile del primo tampone. "Sono stata ricoverata per sei giorni, poi mi hanno dimessa perchè la febbre si era abbassata -spiega- senza superare più i 37-37.2. Da allora hanno continuato a farmi i tamponi, in tutto cinque finora: quattro sono risultati negativi e uno invece incerto. L'ultimo l'ho fatto il 16 aprile, il prossimo credo che sarà alla fine di questo mese".

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"Alcuni mi hanno detto che potrei diventare un caso di studio -continua Bianca-. All'inizio pensavo che fosse una cosa che riguardava soltanto me, poi ho visto che ci sono anche altri casi di quarantene così lunghe finchè non c'è il doppio tampone negativo". A superare oltre i 50 giorni, però, probabilmente non è stato ancora nessuno in tutto il nostro Paese, come ha confermato ad una testata locale anche uno dei principali infettivologi del Policlinico Sant'Orsola di Bologna. "Quando ho scoperto di non essere l'unica mi sono messa un po' l'anima in pace, ma all'inizio, non sapendo nulla, un giorno sono andata al pronto soccorso per una visita dalla A alla Z -dice ancora Bianca-. Sono risultata perfettamente sana, quindi è davvero una cosa assurda, neanche i medici riescono a spiegarselo".

"Sto bene dal 10 o 12 marzo -prosegue la giovane studentessa-. E ultimamente non so più che cosa fare. Mi alleno un po', leggo, mi tuffo nelle serie tv, però è una situazione molto difficile. Anche perchè vivo con mia madre (risultata invece negativa al test, ndr) e quindi sono sempre in camera da sola. Appena saprò di essere guarita definitivamente la prima cosa che farò sarà una bella passeggiata, stando sempre incollata al letto forse non ricordo neanche più come si -conclude Bianca con un invidiabile sorriso-. Forse 14 o 15 giorni di quarantena sono pochi, bisognerebbe allungarla almeno a 28 o 30, sarebbe la cosa migliore".

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